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Titanic

Sottomarino scomparso, captati colpi ritmici e strani segnali: i dispersi sono ancora vivi?

Pubblicato il 21 Giugno 2023

Continua la ricerca del sommergibile partito per un’escursione tra i resti del Titanic disperso ormai da diverse ore. Secondo i media statunitensi, citando un’email inviata al Dipartimento per la sicurezza interna di Washington, i sonar avrebbe captato colpi a ritmo regolare e altri segnali, forse si tratta proprio dei 5 dispersi?

Ravvisati colpi sottomarini: c’è ancora speranza per i 5 dispersi?

Un aereo canadese P-8, coinvolto nella ricerca del sottomarino disperso, come riferisce un’email inviata ai funzionari del Dipartimento per la sicurezza interna degli USA “ha sentito dei colpi nell’area ogni 30 minuti. Quattro ore dopo è stato dispiegato un ulteriore sonar e si sentivano ancora dei colpi”. Il documento però non specifica quando sono stati uditi i rumori, né per quanto tempo né cosa potrebbe averli causati.

La cosa sicura è che la ricerca è diventata una corsa contro il tempo. Ieri mattina si era stimato che i dispersi avessero ossigeno per 96 ore, ma ora ne restano poco più di 24. Ci sarebbe quindi ossigeno fino a domani a mezzogiorno secondo i calcoli.

Il mistero del licenziamento dell’ex direttore delle operazioni marittime del sottomarino scomparso

La vicenda si ammanta di ulteriore mistero dopo che è emersa la notizia secondo la quale l’OceanGate, la società proprietaria del sottomarino scomparso, nel 2018 licenziò David Lochridge, ex direttore delle operazioni marittime che aveva avanzato dubbi sulla sicurezza del Titan.

Come si legge nei documenti “Lochridge ha espresso inizialmente preoccupazioni verbali sui problemi di sicurezza e controllo di qualità riguardanti la gestione esecutiva di Titan”.

Le preoccupazioni di Lochridge riguardavano soprattutto “il rifiuto di OceanGate di condurre test critici e non distruttivi della progettazione sperimentale dello scafo” e quindi accusò la società di essersi “rifiutata di pagare il costruttore per realizzare un portellone con oblò che soddisfacesse la profondità richiesta di 4.000 metri”.

OceanGate a sua volta accusò Lochridge di aver violato un accordo di riservatezza diffondendo e divulgando informazioni confidenziali e riservate e la vicenda finì in tribunale.

Intanto le ricerche proseguono ed è sceso in campo anche il Pentagono che ha messo a disposizione un 3C-130, mentre la Marina ha fornito esperti e altre risorse per individuare e salvare i 5 dispersi.