Pubblicato il 5 Dicembre, 2023
Il giorno del matrimonio è indimenticabile per tutte le spose, anche per Irene Fioravanti, giovane sposina toscana che il 2 dicembre ha coronato il suo sogno di convolare a nozze. Il suo ricordo indelebile però, più che alla gioia, è legato al dolore.
Dopo la cerimonia col suo compagno Gabriele nel municipio di Capalbio, durante il ricevimento la 25enne ha accusato un dolore lancinante alla gamba che è durato per tutta la festa.
Il dolore atroce
Una volta uscita dal Comune la ragazza ha chiesto alla madre di toglierle una spilla a forma di cuore collocata sulla giarrettiera, convinta che fosse quella la causa del terribile dolore. Tuttavia, una volta volta la spilla, il dolore non è sparito.
La madre della ragazza ha raccontato a La Nazione quei momenti: “Durante la cerimonia ho pensato che quelle lacrime fossero dovute alla giusta emozione del momento, e invece alla fine ho scoperto che mia figlia aveva un dolore”.
Una volta arrivati al ristorante il dolore aumentava sempre di più, come ha raccontato la madre: “Vista mia figlia in quelle condizioni, siamo andate in bagno con lei e un’invitata che lavora al 118”.
La scoperta
Lì è stato scoperto qualcosa di anomalo: un puntino rosso e un bozzo in corrispondeva di dove Irene avvertiva dolore. Sul posto è quindi arrivato un medico del 118 che, considerando la situazione particolare, ha suggerito alla ragazza di proseguire la festa se riusciva, per poi recarsi in pronto soccorso.
Il banchetto è dunque proseguito, anche se sono state velocizzate tutte le operazioni e, dopo il taglio della torta, la coppia si è recata al pronto soccorso dove è stata fatta la scioccante scoperta in seguito alla radiografia: nella gamba di Irene si era conficcato un ago di 4 centimetri, di quelli generalmente usati per fermare i vestiti delle spose.
Il medico ha così rimosso l’ago e ricucito la ferita e la madre ha concluso elogiando la figlia per aver sopportato il dolore, consentendo agli invitati di godersi la festa, e ringraziando il personale medico: “Devo ringraziare medici e infermieri che sono stati gentilissimi e provvidenziali”.