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Stadio della Roma, Eurnova scrive al Comune

“Ferma la riserva di agire nei confronti della A.S. Roma per gli enormi danni che sta provocando alla scrivente società, con la presente si chiede formalmente a Roma Capitale di considerare del tutto inefficace la richiesta di A.S. Roma di non considerare più vincolanti gli obblighi a suo tempo. Il progetto dello Stadio a Tor Di Valle, per la società di Parnasi, deve andare avanti” scrive così Eurnova nelle quattro pagine inviate all’assessorato all’Urbanistica di Roma Capita

Pubblicato il 1 Marzo, 2021

“Ferma la riserva di agire nei confronti della A.S. Roma per gli enormi danni che sta provocando alla scrivente società, con la presente si chiede formalmente a Roma Capitale di considerare del tutto inefficace la richiesta di A.S. Roma di non considerare più vincolanti gli obblighi a suo tempo. Il progetto dello Stadio a Tor Di Valle, per la società di Parnasi, deve andare avanti” scrive così Eurnova nelle quattro pagine inviate all’assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale.

In copia, perchè sappia come Eurnova vuole procedere, ci sono anche la  CPI di Rodovan Vitek, neoproprietaria dei terreni di Tor Di Valle, e la stessa società di Trigoria.

“Ci sono professionisti che hanno lavorato a questo progetto, tecnici e dirigenti pubblici, oltre a quelli privati. Università che sono state coinvolte. Ed anche su questo  aspetto che fa leva la lettera della società di Luca Parnasi. Il Campidoglio dovrebbe trarne le conseguenze, non accettando l’invito del management giallorosso” è scritto ancora nel documento.

Il motivo per cui sono state impiegate tante risorse, è perchè è stato assunto un impegno “anche e soprattutto nell’interesse pubblico e, come tale – ha più volte ribadito Eurnova – è assolutamente irrevocabile”. Non può, in ogni caso, esserlo unilateralmente. Anche perché lo sta chiedendo l’As Roma “non il soggetto proponente”, bensì la realtà che ha “il solo ruolo di aver sottoscritto un accordo, ovviamente vincolante e non soggetto a recesso unilaterale”. 

Per Eurnova il riferimento al contesto pandemico che ha “radicalmente modificato lo scenario economico internazionale, comprese le prospettive finanziarie dell’attuale progetto stadio non è credibile”. Così come non accetta i riferimenti alle proprie condizioni finanziarie che “proprio in ragione dell’intervento dell’investitore che si è obbligato ad acquistare l’area” ha spiegato Eurnova, “non sono più affatto critiche”.

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