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SULLA SANITA’ SERVE UN CONFRONTO SERIO CON LA REGIONE E ASL

Pubblicato il 29 Marzo, 2022

Oggi in consiglio comunale l’argomento della sanità è stato affrontato da due ordini del giorno presentati da Rifondazione Comunista e dai gruppi di maggioranza.

Noi riteniamo che il tema della sanità nelle aree periferiche, rappresenti una sfida importante per rispondere al bisogno di salute dei cittadini che abitano questi territori: garantire l’equità di accesso attraverso l’erogazione di servizi appropriati e sicuri, è uno dei principali obiettivi che il Partito Democratico si pone.

Per questo la mancanza di attenzione da parte della Regione e dell’ASL e l’arretramento sui servizi essenziali non è più tollerabile. È tempo di dare risposte concrete ai cittadini, di trovare soluzioni ai problemi di dotazione di personale e tecnologie segnalati un po’ da tutti i reparti ospedalieri e di dare seguito agli impegni e agli investimenti già programmati dalla Regione, come il Pronto Soccorso di Piombino e la Casa di Comunità, di cui ad oggi non si vede traccia.

In questo senso, ed in considerazione degli atti della Regione Toscana che indicano percorsi e finanziamenti non ancora attuati, l’ordine del giorno dei gruppi di maggioranza sarebbe statodel tutto condivisibile, se non fosse stato per l’intervento scomposto dell’Assessore Carla Bezzini. 

Le sue affermazioni hanno evidenziato, ancora una volta, come da parte di questa amministrazione, sul tema della sanità, sia costantemente mantenuto un atteggiamento di mera rivendicazione. Manca totalmente, invece, la volontà (e forse la capacità) dicollaborazione attiva con le altre istituzionipreposte al governo della sanità. A noi sembra che l’unico scopo di questo atteggiamento sia di ricondurre la colpa dei problemi sempre fuori dai confini cittadini, scaricandola quando sulla Regione e quando sul Governo, senza assumersi mai la propria parte di responsabilità.

La realtà invece è che, al netto dell’inerzia della Regione Toscana nel mettere attenzione sui problemi della sanità locale, un’amministrazione non può pensare di comportarsi come se fosse una forza di opposizione: i banchetti e la raccolta di firmenon possono essere gli unici strumenti da mettere in campo.

Se fosse vero quanto afferma l’Assessore alla sanità piombinese e cioè che il governo della sanità è di esclusiva competenza della Regione,sarebbe difficile capire la necessità della sua stessa figura. Allo stesso modo l’Assessore Bezzini ha sostanzialmente dichiarato di ritenere privo di qualsiasi contenuto il proprio ruolo di vicepresidente della Società della Salute.

Forse l’assessore non ha ben chiare le competenze della Società della Salute, che dovrebbe essere il luogo dove avviene la programmazione sociosanitaria del nostro territorio, e dove si dovrebbero mettere in campo proposte e indirizzi. 

Cosa che evidentemente l’assessore Bezzini non fa.

Quanto all’Ordine del Giorno di Rifondazione, lo riteniamo superato dai tempi e dalle logiche politiche.

Con la pandemia la sanità si è trovata di fronte a bisogni sanitari del tutto nuovi. In futuro ilservizio sanitario pubblico non potrà prescindere dal rafforzare la medicina delterritorio alla quale sono state dedicate molte delle risorse del PNRR.

In questa visione si stanno muovendo tutte le regioni per ridisegnare la sanità su modelli incentrati sul territorio come ambito di prima presa in carico delle patologie, mentre l’ambito ospedaliero sarà sempre più riservato al trattamento delle fasi acute delle malattie e all’alta specializzazione. 

In questo senso l’ordine del giorno del presidente Callaioli ci è apparso superato, perchè non è più pensabile oggi poter parlare di ospedale senza una forte sinergia con il territorio.

L’ordine del giorno chiedeva, inoltre, l’abolizione dell’ospedale unico delle Valli Etrusche come soluzione ottimale per rimediare alle gravi carenze dell’ospedale di Piombino. Quello che Rifondazione comunista si scorda di dire ai cittadini è che, con l’abolizione dell’ospedale unico, Villamarina tornerebbe ad essere un mero ospedale di base, senza le specialistiche, per le quali l’ospedale di riferimento diventerebbe quello di Livorno, con ulteriori disagi per i cittadini.

Il PD è disponibile ad un comune impegno per il rilancio della sanità e ad aprire un confronto serrato con la Regione per chiedere il rispetto degli impegni presi, purché si parta da una riflessione seria su un nuovo modello di sanità e su ciò che serve ai cittadini, mettendo da parte logiche di parte e atteggiamenti strumentali che non servono a nessuno.

​​​​​​​GRUPPI CONSILIARI

​​​​​PARTITO DEMOCRATICO

​​​​​​​ANNA PER PIOMBINO

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