« Torna indietro

superbonus

Novità importanti in arrivo per il Superbonus: cosa cambia?

Pubblicato il 2 Novembre, 2022

Il Superbonus è pronto a cambiare pelle, almeno questa è la direzione che sembra voler intraprendere l’esecutivo per non gravare eccessivamente sulle case dello Stato.

Già il governo Draghi aveva apportato delle modifiche importanti, infatti dal 2023 potranno beneficiare della misura solo i condomìni. Inoltre sarà possibile beneficiare del bonus “in toto” solo per il prossimo anno, mentre nel 2024 e nel 2025 lo sconto sui lavori scenderà rispettivamente del 70% e poi del 65%.

Le dichiarazioni di Giorgia Meloni e Matteo Salvini

Già in campagna elettorale Giorgia Meloni aveva evidenziato la necessità di apportare modifiche importanti al Superbonus, con l’intenzione di dare priorità alla prima casa.

Ancora più netta la posizione di Salvini che ha dichiarato: “Il bonus 110% va rivisto , se qualcuno ha qualche milione di euro penso che possa sistemarsi anche casa da solo senza un contributo pubblico, partiamo da chi ha più bisogno, partiamo dai palazzi delle periferie”.

Come cambierà il Superbonus?

Secondo quanto riferito da Il Sole Ore come prima modifica il bonus potrebbe passare dal 110% al 100%, ma con una proroga per gli edifici unifamiliari purché vengano usati dai proprietari come abitazione principale.

Inoltre chi ha una villetta o un’abitazione autonoma potrà beneficiare della misura solo se le entrate non superano una determinata soglia.

L’obiettivo è limitare le spese che gravano sulle casse dello Stato considerando che, come conferma un rapporto di Enea, finora sono stati ammessi lavori per un totale di 51 miliardi di euro.

Per i condomìni la spese media per l’efficientamento energetico si è attestata sui 585mila euro e per le villette 113mila euro.

Complessivamente per la ristrutturazione di edifici unifamiliari si sono spesi oltre 20 miliardi di euro, mentre altri 8,7 sono stati spesi per l’efficientamento delle unità immobiliari funzionalmente indipendenti.

Spese che il Governo ritiene eccessive e che saranno molto probabilmente tagliate con la prossima manovra finanziaria.

About Post Author