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TALENT DI AUTORI: Fabio Strinati

Pubblicato il 19 Giugno, 2021

Di Gordiano Lupi
Fabio Strinati è un poeta prolifico. Fa molto altro, come scoprirete nella nota biografica pubblicata in calce, tratta dalle edizioni francese e tedesca delle enciclopedie on line Wikipedia. Io l’ho scoperto come poeta, credo ci aver intuito le sue potenzialità sin dalle prime liriche, brevi e intense, dotate di una musicalità intrinseca, pur senza rispetto di rime e di regole classiche del verso. Alcuni anni fa, Fabio scrisse un bel libro di poesia (Dal proprio nido alla vita), un poemetto lirico e di comprensione immediata, ispirandosi a un mio libro a tema adolescenza: Miracolo a Piombino – storia di Marco e di un gabbiano. Tutto parte dalla frase di Paul Nizan (Ho avuto  vent’anni e non permetterò a nessuno di dire che è la più bella età della vita), ma Fabio va oltre e scava nei misteri profondi di un’età complessa. L’ultima raccolta di Strinati, invece, è dedicata alla nonna scomparsa, dimostrazione di grande amore e di sensibilità, partendo da una definizione che viene spontanea: la nonna è una madre che ha avuto una seconda opportunità. Le poesie di Strinati contenute nel libro Nei cinque sensi e nell’alloro sono una sorta di preghiera laica, una scoperta di profumi e odori, di voluttuose simmetrie composte di parole. Fabio Strinati afferma: “La poesia ha bisogno di un respirare lento. Quando si rallenta si vedono anche le cose più piccole; la poesia si nasconde nelle cose sottili, quelle che noi non possiamo toccare ma che sono fondamentali ed essenziali per far emergere in superficie tutta la naturalezza del sentimento. I miei punti di riferimento sono: I fiori del male di Baudelaire, L’antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, Foglie d’erba di Walt Whitman, Ossi di seppia di Eugenio Montale, e tutti i racconti di Edgar Allan Poe. Un grandissimo scrittore che mi ha influenzato da morire è Tiziano Sclavi, il più grande fumettista italiano di sempre. Ho tutta l’intera collana di Dylan Dog. Meraviglioso”.Leggiamo alcune liriche tratte da Nei cinque sensi e nell’alloro.

Nel regno di Dio riposano le anime,
nella perpetuità

e nel silenzio: tutto così lieto,
nel pertugio, una luce di ritorno

ch’è preghiera fertile
che mi riscalda l’anima.

*

Ho ascoltato la Tua voce
tra gli alti cipressi
e le colline verdeggianti:

ho respirato la Tua storia,

compreso il messaggio
della moltitudine
tra gli alberi da frutto,
i rovi e i gelsomini.


*

Nel sole e nella luna
risiedono le luci del Creato,

le dimensioni rischiarate,
la resurrezione della vita:

le vaste pianure del cielo,

le sorgenti, nate dal tocco sidereo.

Fabio Strinati (San Severino Marche, 19 gennaio 1983) è un poeta, scrittore, esperantista e compositore italiano. Ha pubblicato anche poemetti, preghiere e aforismi. Debutta come poeta nel 2014 con il libro Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo. È presente in diverse riviste e antologie letterarie: da ricordare Il Segnale, rivista letteraria fondata a Milano dal poeta Lelio Scanavini; la rivista Sìlarus, fondata da Italo Rocco; il bimestrale di immagini, politica e cultura Il Grandevetro; la Gazeta Dielli451 Via della letteratura della scienza e dell’arte. Sue poesie sono state tradotte in romeno, in bosniaco, in spagnolo, in albanese, in francese e in inglese, mentre in lingua catalana è stato tradotto da Carles Duarte i Montserrat, e in lingua croata, dalla poetessa Ljerka Car Matutinovic.È inoltre il direttore della collana poesia per le Edizioni Il Foglio e cura una rubrica poetica dal nome Retroscenasulla rivista trimestrale Il Foglio Letterario.

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