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Taranto: Aggrediti due ispettori del lavoro

Pubblicato il 18 Novembre, 2021

Ha suscitato scalpore in tutto il paese l’aggressione ai due ispettori del lavoro di Taranto mentre svolgevano il loro dovere di controllo. In realtà i dipendenti pubblici e le rappresentanze sindacali non sono sorpresi dell’accaduto che è il frutto avvelenato di una politica che, per 30 anni ha sacrificato il pubblico impiego sull’altare delconsenso elettorale per nascondere il proprio fallimento. Anche gli Uffici del lavoro di Taranto sono vuoti, come del resto tutti gli Uffici pubblici dove parlare semplicemente di carenza di organici è riduttivo e non comunica la dimensione del problema. Come possono essere garantiti i servizi pubblici se le attività sono prestate con l’ausilio dei lavoratori in pensione che continuano ad aiutare i colleghi perché ne avvertono il dovere morale? All’Ispettorato del Lavoro di Taranto mancano gli ispettori e manca il personale amministrativo. Ma ai pochi dipendenti presenti l’amministrazione centrale richiede un carico di lavoro che non tiene conto della realtà e i lavoratori sono stati, negli anni, abbandonati e nel vuoto sono caduti gli appelli alla loro tutela, anche la più elementare. Nessuno sa che gli ispettori svolgono la loro attività con l’auto privata, non dispongono di coperture assicurative adeguate, come nella circostanza dei due dipendenti aggrediti la cui auto è stata speronata, né è mai stata riconosciuta una indennità di rischio per una attività che è essenziale per la prevenzione, come le cronache quotidiane ci riportano sui caduti sul lavoro. In realtà non sono “caduti”. Se la politica non fornisce gli strumenti, non assegna le risorse umane, non protegge i servitori dello stato ma li addita come untori, magari per consegnare le attività a privati compiacenti, non si può parlare semplicemente di “caduti”, come circostanza accidentale. Ma i lavoratori pubblici non si sono mai arresi in questi anni e non lo ha fatto il sindacato confederale. Anche per questi motivi è in corso la mobilitazione nazionale dove, fra l’altro, si richiede al Governo di riportare il tema del pubblico impiego centrale nel paese, non solo per uscire dalla crisi pandemica o per gestire le risorse del Piano di Ripresa, ma per garantire condizioni di uguaglianza tra tutti i cittadini. L’appuntamento a Taranto è per domani, con inizio alle ore 10 per l’assemblea in videoconferenza dei dipendenti pubblici del territorio organizzata dalle Segreterie Territoriali di Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa e Uil Fpl.

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