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Taranto: Mysterium Festival si chiude con l’inno alla pace

Pubblicato il 19 Aprile, 2022

«Trentotto eventi in ventiquattro luoghi diversi in un anno particolare, in cui celebriamo fra l’altro i cinquant’anni dell’adozione da parte della Comunità europea dell’Inno alla gioia di Beethoven, un inno anche di fratellanza e di pace; volevamo dare un segnale così forte, con la presenza di duecento artisti su un palcoscenico mai allestito fino ad ora all’interno della Cattedrale di San Cataldo e offerto gratuitamente alla città di Taranto». Così il direttore artistico Piero Romano, ha introdotto l’ultimo evento del Mysterium Festival. Con il Concerto di Pasqua, la Nona sinfonia di Beethoven, eseguito nella Cattedrale di San Cataldo in Città vecchia, infatti, si è conclusa la rassegna di fede, arte, storia, tradizione e cultura della quale è presidente Giovanni Ammirati.

«Il Mysterium si è concluso con uno spettacolo di musica, bellezza – ha detto l’arcivescovo di Taranto, Monsignor Filippo Santoro – con l’“Inno alla gioia”, un invito alla pace: siamo fratelli in quanto riconosciamo un unico Padre; il Signore nel giorno di Pasqua ci prende per mano per non lasciarci un solo istante nei momenti di difficoltà; con il cuore pieno di sofferenza a causa della guerra in Ucraina, ci sostiene dandoci speranza perché si possa cambiare con un contributo di serenità e fratellanza ponendo massima attenzione ai veri bisogni della gente». 

A fine concerto, la consegna dell’ambito Premio Mysterium Festival, assegnato all’unanimità dal Comitato scientifico della rassegna al dott. Gianluca Bilancioni, direttore del personale di Teleperformance. «Conseguire un premio così prestigioso mi responsabilizza ancora di più nel percorso svolto insieme con il personale di Teleperformance – ha dichiarato Bilancioni – lo scopo è quello di cercare di creare un insieme di persone sempre più intersecate fra loro, quasi a creare un unico soggetto impegnato ad aiutare chi ha bisogno; questo riconoscimento avvalora il mio sentirmi profondamente tarantino, onorato di essere ospite di una città così bella e accogliente: un amore sbocciato ai tempi del mio servizio militare svolto nell’allora Saram, tanto che ogni volta che torno mi si illumina il cuore».

Questo il Comitato scientifico del Mysterium Festival: dott. Donato Fusillo, presidente; prof.ssa Adriana Chirico; Maestro Piero Romano (Orchestra della Magna Grecia); dott.ssa Eva Degl’Innocenti (MArTA), Maestro Pierfranco Semeraro (ARCoPU), don Emanuele Ferro (portavoce Arcidiocesi, parroco della Cattedrale di San Cataldo), prof. Riccardo Pagano (Dipartimento Jonico – Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, sede di Taranto).

«Il Mysterium Festival è stato un percorso straordinario – ha ripreso il Maestro Piero Romano – fatto di musica, installazioni, di valorizzazione di luoghi: sono fiero di un gruppo che ha lavorato in maniera incessante, coordinando l’impegno di cinquecento coristi, duecentocinquanta musicisti per trentotto eventi in ventiquattro luoghi diversi, numeri di una rassegna che ha riabbracciato la città nel periodo della Quaresima concludendo il suo percorso nel luogo in cui il Mysterium è nato».

«Da oltre duecentocinquanta anni la nostra città – ha dichiarato nel suo intervento don Emanuele Ferro, parroco della Cattedrale di San Cataldo – insieme con le Confraternite del Carmine e dell’Addolorata, oltre ad essere testimonianza di fede è diventata nel tempo anche grande attrattore di turismo religioso al centro delle celebrazioni di Passione, Pasqua e Resurrezione. Il profumo di fede e tradizione è sempre vivo. Taranto mette insieme aspetti della cultura, del turismo e dello spettacolo che coincidono con la sacralità di questi giorni».

La rassegna di eventi di fede, arte, storia, tradizione e cultura è stata promossa dall’Arcidiocesi di Taranto, insieme con l’Orchestra della Magna Grecia, il L.A. Chorus, il Comune di Taranto, la Regione Puglia, il Ministero della Cultura e Le Corti di Taras, con la collaborazione con “Fondazione Puglia”, “Programma Sviluppo”, “BCC San Marzano di San Giuseppe”, “Comes”, “Chemipul”, “Fondazione Taranto e la Magna Grecia”.

UN EVENTO DOPO L’ALTRO

Quello svoltosi dallo scorso 24 marzo al 17 aprile e appena archiviato è stato un Mysterium di alto livello. Presieduto da Giovanni Ammirati, la direzione artistica del cartellone è stata curata dal Maestro Piero Romano (ICO Magna Grecia) e dal Maestro Pierfranco Semeraro (ARCoPU), con la promozione dell’Arcidiocesi di Taranto, dell’Orchestra della Magna Grecia e del Comune di Taranto, in collaborazione con Ministero della Cultura, Regione Puglia e Le Corti di Taras.

Apertura nella Concattedrale Gran Madre di Dio con “Misa a Buenos Aires” e l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Gianluca Marcianò, con il L.A. Chorus diretto dal Maestro Luigi Leo.

Chiusura del Mysterium, si diceva, sempre nel duomo di San Cataldo, affidata al Concerto di Pasqua con la Nona sinfonia di Beethoven, con l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Pasquale Veleno, il L.A. Chorus e Coro dell’Accademia diretti da Carmen Fornaro, con Claudia Urru (soprano), Sara Allegretta (mezzosoprano), Riccardo Della Sciucca (tenore), Guido Dazzini (baritono). 

Fra le diverse produzioni all’interno del Mysterium Festival: lo “Stabat Mater” di Giovanni Battista Pergolesi nella versione sinfonica di Giovanni Paisiello, con il Maestro Paolo Varela che ha diretto l’Orchestra giovanile della Magna Grecia-Città di Taranto, a pieno titolo entrata nella rassegna; “Misa Criolla” di Ariel Ramirez, una produzione del L.A. Chorus diretto dal Maestro Sergio Lella, con il gruppo strumentale Inti Raymi.

Fra gli altri momenti del Mysterium Festival, la rassegna “Simboli e Misteri” realizzata al MArTA, il Museo Archeologico nazionale. Fra gli appuntamenti al Museo, degno di nota “Il mistero del bene”, con l’attrice Milena Vukotic (voce recitante).

CRISTICCHI E IL PARADISO

Altro fiore all’occhiello di una programmazione già importante, “Paradiso – Dalle tenebre alla luce”, andato in scena al teatro Fusco con  l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Valter Sivilotti con Simone Cristicchi (con doppio matinée riservato alle scuole), proseguendo con “The Mystery of Bulgarian voices”, protagonista il Coro bulgaro al teatro Orfeo (matinée per le scuole).

E, ancora, le musiche di Mahler e Mozart (Simboli e Misteri), Riti e Miti (MArTA), Mysterium Film, tre titoli selezionati e introdotti Guido Gentile e Adriano Di Giorgio; Vier Letzte Lieder, con l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Maurizio Lomartire, con Martina Gresia (soprano); Suoni d’ottone (chiesa di San Pasquale), Lux e Nothern lights (MArTA). Tessere d’arte nel Borgo e nell’Isola (Amore amaro, Tableaux vivants, Vox). 

Eventi nelle chiese del Carmine, Santa Lucia, Madonna della salute, Santa Famiglia, San Francesco, Angeli Custodi, Sant’Antonio di Padova e San Pasquale. Proprio a San Pasquale, un evento particolare: l’interazione fra un Coro sacro e una produzione jazz con momenti di improvvisazione. Nell’offerta culturale del Mysterium, anche quest’anno coinvolti diversi quartieri e parrocchie. (comunicato stampa – Foto Aurelio Castellaneta)

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