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Taranto: Studenti ‘Maria Pia’ escono dalla scuola e si immergono nel territorio

Pubblicato il 28 Aprile, 2022

Ascoltando in silenzio, contemplando e rispettando i luoghi e le persone, riconoscendo nelle testimonianze del passato e di oggi, gli studenti e le studentesse dell’Istituto Maria Pia hanno narrato quel che sono e quel che sono stati, grazie al ricordo, alla ricerca interiore, alla meditazione sui testi visivi e verbali che, entrando nel loro vissuto, hanno assunto una valenza positiva, ricca di significati, che sono diventati narrazione condivisa e inclusiva nei prodotti finali dei due Moduli del PON Road Map.

La Dirigente Scolastica Rita Frunzio, nell’ormai percettivamente lontanissimo 2019, accolse la progettazione del Dipartimento di “Altri linguaggi”, guidato dal prof. Giuseppe Ricci, per la candidatura di un PON di cinque moduli, tre dei quali redatti dal dipartimento che si occupa non solo della comunicazione verbale, ma anche di quella visiva e così “Orizzontale, verticale”, “Rivoluzionaria” e “Tarantine” hanno trovato attuazione nel 2022, grazie alla Dirigente  ScolasticaGiovanna Santoro.

Gli studenti e le studentesse del secondo biennio e del monoennio finale, prevalentemente degli indirizzi tecnici di Biotecnologie Sanitarie, Amministrazione finanza e Marketing e Relazioni Internazionali per il Marketing, si sono cimentati in un Programma Operativo Nazionale del Ministero dell’Istruzione, finanziato dai Fondi Strutturali Europei, nel quale il territorio è diventato la scuola. 

Tutte le ore di attività extra curriculari si sono svolte in convenzione, grazie alla disponibilità delle dirigenti e dei dirigenti del Museo Archeologico Nazionale MArTA, dott.ssa Eva Degl’Innocenti; dell’Archivio di Stato, dott.ssa Valentina Esposto; del Teatro della Parrocchia dello Spirito Santo, don Francesco Tenna; di Museion Società Cooperativa e PMI, dott. Francesco Carrino; dell’Ex Convento di Sant’Antonio, dott.ssa Barbara Davidde, Soprintendente e dott. Angelo Raguso, Responsabile di sede; della Biblioteca Acclavio, dott. Gianluigi Pignatelli,e di tutti i loro preziosi collaboratori e collaboratrici: Sara Airò, Sofia Disanto, Giovanni Quaranta, Monica Golino, solo per citare alcuni tra i tanti sorridenti ospiti.

Le allieve e gli allievi dell’Istituto sono stati accolti in luoghi di prestigio della Città dei due mari e per loro è stata una magnifica scoperta.

Prestigiose le docenze, dalla prof.ssa Silvia De Vitis alla dott.ssa Maria Alfonzetti, dalla prof.ssa Francesca Capraro alla prof.ssa Valeria Carrieri, dalla dott.ssa Daniela Delle Grottaglie all’esperto di teatro Vito Abbondanza.

Il Modulo Rivoluzionaria- narra di Filomena Martellotta, la fondatrice dell’Istituto Maria Pia.

È stata scelta questa figura femminile “furba ed elegante come una volpe! Protettrice come un’oca!”, secondo alcune delle visioni elaborate dagli studenti e dalle studentesse durante il percorso; di fatto forte come una leonessa, per riuscire nel proprio intento di fondare l’Istituto “P.ssa Maria Pia” durante il I anno del Regime Fascista.

L’intitolazione dell’Istituto segue percorsi incerti, ma la popolazione, nei primi anni, semplifica chiamandola “la scoletta” di arti e industrie femminili poi diviene, in ordine. una scuola femminile di avviamento al lavoro, una scuola professionale femminile, un tecnico e ora un istituto di istruzione secondaria superiore, perché è sia un istituto tecnico sia un liceo scientifico.

La scuola, costituita con una Delibera comunale del 17 gennaio del 1923, nel 2023 compirà i suoi primi 100 anni.

L’Istituto femminile di avviamento professionale di Filomena Martellotta nasce per dare dignità alle donne in pieno regime fascista, tra disegno professionale, applicazioni tecniche, elementi naturali, ornamentazione dei capi di vestiario, economia domestica, nozioni di buon governo della casa, igiene, cucito, confezione, etc. Le ragazze del “Maria Pia” oggi, studiando chimica organica, scienze integrate, economia politica, informatica, sognano di diventare dottoresse, infermiere, operatrici sanitarie, commercialiste, avvocatesse.

Questi sogni, custoditi nel silenzio di ogni singolo cuore, hanno fornito lo spunto per una riflessione più ampia sulle donne del Modulo Tarantine.

La città di Taranto è fondata su un mito e dal mito si è mossa l’indagine sulle ampie narrazioni al femminile emerse dai reperti custoditi o in mostra nel Museo Archeologico Nazionale MArTA, sino a giungere alla quotidianità delle femmine che lavorano nel volontariato, in associazioni iscritte al Centro Servizi del Volontariato di Taranto come Mister Sorriso, Delfino, Apmarr, Fattoria amici, Aido, Noi & Voi.

Un sentito ringraziamento va, per le preziose e a tratti commuoventi testimonianze, a Cinzia Assalve, Alessia Caffio, Giorgia Di Paola, Edvige Sbizzai, Suor Luigina Scarparo, Lucia Scialpi, Marisa Torraco, Cosima Turco, che nell’Ex Convento di Sant’Antonio hanno fatto risuonare i loro racconti.

La collaborazione tra Centro Servizi del Volontariato e l’Istituto “Maria Pia” è costante e proficua, grazie alla sensibilità del Presidente Francesco Riondino e alle generose Camilla Lazzoni, Direttrice Centro Servizi Volontariato, e Angela D’Amuri, insostituibile collaboratrice, volontaria e donna.

Un ultimo ringraziamento va al Direttore Antonia Murianni e ad Angela Mastroberardini, assistente amministrativa che insieme al sostegno del facilitatore Prof. Roberto Nuzzi e del valutatore prof. Christian Mazzotta, hanno contribuito alla attività di rete, che trova compimento nel titolo del PON Road Map, dall’Istituto al Territorio.

Il Territorio, la rete territoriale, ha permesso agli studenti e alle studentesse di cimentarsi in scritture con la luce, a mano a mano più consapevoli, così come in elaborazioni di testi e letture di stralci, brogliacci, documenti che, ben presto, saranno messi in mostra, per la fruizione dell’intera comunità tarantina, presso il MUDIT, Museo degli illustri tarantini. (Comunicato stampa)

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