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Tartarughe, delfini e balenottere: gli avvistamenti di Greenpeace a largo delle isole pontine

Questi avvistamenti al largo delle isole pontine evidenziano l’importanza di tutelare le specie marine e sottolineano la necessità di istituire una rete efficace di aree marine protette

Pubblicato il 29 Aprile, 2024

Durante la spedizione “C’è di mezzo il mare” condotta da Greenpeace Italia e Oceanomare Delphis alle Isole Pontine dal 24 al 30 giugno, è stata documentata una straordinaria diversità di specie marine. Più di venti stenelle striate, cinque esemplari adulti di tartarughe marine della specie Caretta caretta, un tursiope, un delfino costiero mediterraneo e persino una balenottera comune sono state avvistate nelle acque dell’arcipelago.

Questi avvistamenti evidenziano l’importanza di tutelare le specie marine e sottolineano la necessità di istituire una rete efficace di aree marine protette. Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia, afferma: “I nostri mari sono popolati da creature magnifiche e straordinarie, devono essere tutelati con una rete efficace di aree marine protette”. Greenpeace Italia fa quindi appello al governo Meloni affinché ratifichi al più presto il Trattato globale per proteggere gli oceani, recentemente adottato dalle Nazioni Unite. Tale accordo mira a garantire una tutela del 30% dei mari entro il 2030, mediante l’obiettivo noto come “30×30”.

Le acque degli arcipelaghi Pontino e Campano sono state riconosciute come “Important Marine Mammal Area” dall’International Union for Conservation of Nature (IUCN). Questa zona sostiene una notevole diversità di specie di cetacei e ospita habitat essenziali per la sopravvivenza e il recupero di specie minacciate. Le caratteristiche geomorfologiche come canyon e montagne sottomarine forniscono cibo e condizioni favorevoli all’accoppiamento, al parto e alla cura dei piccoli mammiferi marini.

Durante la spedizione, Greenpeace ha collaborato con i ricercatori di Oceanomare Delphis, che hanno utilizzato metodologie e strumentazioni visive (come macchine fotografiche e droni) e acustiche (come idrofoni) per monitorare la presenza delle diverse specie che popolano queste aree.

Per proteggere i mari e la loro straordinaria biodiversità, Greenpeace Italia ha lanciato una petizione indirizzata ai ministri dell’Ambiente, della Sicurezza Energetica e per la Protezione Civile e le Politiche del mare, chiedendo una ratifica rapida del Trattato globale sugli oceani. Anche diverse attrici e attori della celebre serie televisiva “Mare Fuori” hanno sostenuto l’organizzazione ambientalista attraverso un video, unendosi all’appello per la protezione del Mediterraneo e delle sue specie marine.

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