Pubblicato il 7 Maggio 2025
Rubio invita a disinnescare la crisi tra i due Paesi
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha lanciato un appello urgente affinché India e Pakistan trovino una via diplomatica per disinnescare la crescente tensione lungo il confine. La dichiarazione ufficiale arriva direttamente dalla Casa Bianca, preoccupata per il deterioramento della situazione.
Attacchi reciproci: almeno 34 morti
Le tensioni hanno già causato la morte di almeno 34 persone, inclusi due bambini di tre anni, in quello che è stato descritto come il più grave scontro tra i due Paesi negli ultimi 20 anni. Secondo il portavoce dell’esercito pakistano, Ahmed Chaudhry, almeno 26 civili pakistani sono rimasti uccisi, mentre in India sono state confermate otto vittime.
Le accuse di Islamabad e la risposta di Nuova Delhi
Il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif (nella foto d’apertura) ha accusato l’India di aver lanciato attacchi “vigliacchi” in cinque diverse località sotto controllo pakistano. In un messaggio pubblicato su X (ex Twitter), Sharif ha dichiarato che il Pakistan ha il pieno diritto di rispondere con forza a quello che ha definito un “atto di guerra”, aggiungendo che l’intera nazione sostiene le forze armate.
In risposta, l’esercito indiano ha rivendicato la distruzione di nove “campi terroristici” in territorio pakistano durante i raid aerei condotti ieri.
Nuove vittime lungo il confine del Kashmir
Nuove vittime si sono aggiunte nella notte. Tre civili indiani sono morti a causa del fuoco d’artiglieria pakistano lungo la Linea di Controllo nel conteso Kashmir. Nel frattempo, otto cittadini indiani sono stati uccisi oggi nella città di Poonch, sempre in Kashmir, dove sono ancora in corso violenti scambi di artiglieria pesante tra i due eserciti.
La reazione della comunità internazionale
Cina: “India e Pakistan mostrino moderazione”
Pechino ha espresso profonda preoccupazione per l’escalation in corso. Un portavoce del ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che la Cina è “rammaricata per l’azione militare dell’India” e ha invitato entrambe le parti a “dimostrare moderazione” per evitare un ulteriore deterioramento. La Cina ha ricordato che India e Pakistan sono suoi vicini stretti e la stabilità regionale è una priorità strategica.
Francia: “Evitare un’escalation”
Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha sottolineato la necessità di proteggere i civili e ha chiesto a India e Pakistan di “dare prova di responsabilità”. Pur riconoscendo il diritto dell’India di difendersi dal terrorismo, Barrot ha ribadito che la moderazione è l’unica strada per evitare una crisi umanitaria su larga scala.
Russia: “Serve una soluzione pacifica”
Anche la Russia si è unita al coro delle nazioni preoccupate, esprimendo “profonda inquietudine” per l’inasprimento del conflitto. Il ministero degli Esteri russo ha chiesto moderazione da entrambe le parti, auspicando che la crisi venga risolta attraverso il dialogo diplomatico.
Una crisi allarmante
La crisi in corso tra India e Pakistan sta assumendo proporzioni allarmanti, con un bilancio di vittime in rapido aumento e il rischio concreto di una guerra aperta tra due potenze nucleari. Le principali potenze internazionali, dagli Stati Uniti alla Cina, dalla Francia alla Russia, chiedono con urgenza una de-escalation immediata e una soluzione diplomatica. Foto di Shehbaz Sharif – Shehbaz Sharif, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org