Pubblicato il 29 Novembre, 2022
A perdere la vita un 40enne tunisino, Ridha Jamaaoui, ucciso a calci e pugni.
Secondo le prime ricostruzioni, la sua unica “colpa” sarebbe stata quella d’intervenire per sedare un litigio tra un automobilista e un ciclista dopo un incidente, senza gravi conseguenze.
I carabinieri sono stati allertati da numerose richieste d’intervento giunte al 112.
Tutte relative a una lite in atto in via Romagna nei pressi di un distributore di carburanti dell’immediata periferia ternana.
Quando i militari sono giunti sul posto, contemporaneamente al personale sanitario del 118, hanno trovato l’uomo già morto.
La vittima aveva provato a fare da paciere tra un lucano che vive a Terni e che con l’auto ha urtato la bici di un ragazzo di colore e quest’ultimo, che chiedeva 150 euro come risarcimento.
“Ridha, che conosco, passava lì per caso: si è avvicinato per fare da paciere. Io temendo per la mia compagna ho preferito spostare la macchina, poi sono tornato indietro e lui era già a terra. Ho inseguito l’extracomunitario che, dopo averlo massacrato di botte, è scappato via in bici, ma l’ho perso di vista”: è il racconto di un testimone, l’unico ad aver atteso i soccorsi al fianco della vittima.
Anche se si attendono i risultati dell’esame autoptico per conoscere l’esatta causa della morte.
Per il nigeriano accusato dell’omicidio è scattato il fermo, mentre gli inquirenti stanno valutando se nell’accaduto abbia avuto un ruolo l’abuso di alcol.