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Terremotati, per 4 anni solo promesse

Ancora una volta i terremotati sono stati lasciati soli, il Decreto Rilancio destinerà poco. Non sono serviti quattro anni di visite di politici e commissari

Pubblicato il 11 Luglio, 2020

Il recente Decreto Rilancio del Governo garantirà ai terremotati solo briciole. Non era nei patti. Lo stesso Commissario straordinario Giovanni Legnini, che in queste ultime settimane ha visitato più volte le città fantasma vittime del sisma del 2016, ​constatando di persona lo stato di degrado e abbandono in cui versano i comuni terremotati, borghi una volta tra i più belli d’Italia, ​ha visto bocciati alla Commissione Bilancio della Camera i suoi ​stessi ​quattro emendamenti.

La povera gente delle montagne marchigiane, i terremotati che in parte ancora vivono in condizioni fatiscenti nelle roulotte non vedranno – ​ad esempio – ​il 5% dei nuovi fondi destinato alle attività produttive, come era stato chiesto, né vedranno stabilizzato il personale e neppure prorogato lo stato di emergenza dopo il 31 dicembre.

Da quattro anni ​i terremotati ascoltano​ solo promesse​​ e la questione rischia, in campagna elettorale, di diventare esclusivamente politica, con ​i partiti di opposizione, ​Forza Italia su tutti​, ​all’attacco di un Governo regionale che poco ha potuto per salvare almeno le apparenze.

I sindaci dei comuni terremotati, da San Severino in su verso la montagna, si sono dichiarati ​pronti a restituire a Roma le fasce tricolori, nonostante le deboli rassicurazioni di Maurizio Mangialardi, candidato alle Regionali per il centro-sinistra, che ​ricopre il ruolo anche di​ coordinatore marchigiano delle aree terremotate​ e dovrebbe quindi agire, ma in controtendenza dei suoi stessi predecessori​​​.

Inutile indorare la pillola, dicono i sindaci​ che ormai vivono la situazione con fastidio e rabbia​, con misure quali il restauro e rilancio dello storico Castello Pallotta di Caldarola, la promessa dell’accelerazione sull​’agibilità delle​ scuole a San Ginesio o a Macerata (Casermette e Salesiani​, nello specifico​): la verità è che a quattro anni dal sisma (quasi) tutto è rimasto uguale. Cristo si è fermato a Castelsantangelo sul Nera​, o a Visso e San Severino, se preferite​.​ Sulla questione si giocheranno gran parte della credibilità i candidati Governatori alla Regione, sperando che non siano solo promesse.

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