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TheBorderline

TheBorderline: chi sono gli youtuber della challenge che ha provocato la morte del piccolo Manuel (VIDEO)

Pubblicato il 15 Giugno 2023

Vito Loiacono, Matteo Di Pietro, Marco Ciaffaroni, Giulia Giannandrea: i TheBorderline.

Sono i quattro youtuber che mercoledì, dopo essersi alternati per 50 ore alla guida di una Lamborghini noleggiata, alla fine si sono schiantati contro la Smart ForFour su cui viaggiava il piccolo Manuel, di 5 anni,  morto sotto gli occhi della mamma, che guidava, e del sorellina di 3 anni.

I ragazzi hanno noleggiato l’auto, una Lamborghini, all’autosalone SkyLimit di Roma, e poi si sono messi alla guida, alternandosi: 50 ore al volante, a turno, prima uno e poi un altro e poi un altro ancora. Lamentando anche la stanchezza, nei vari video che di volta in volta hanno pubblicato su Instagram, ricostruisce il Corriere.

Non è chiaro, ancora, se l’auto a un certo punto sia finita contromano. In ogni caso, alle 15.45, è finito tutto. Con lo scontro. E la morte di Manuel. Nel registro degli indagati per ora è stato iscritto sol Matteo Di Pietro.

Al ventenne, che era alla guida del Suv che ha causato l’incidente, è contestato l’omicidio stradale: è risultato positivo ai cannabinoidi.

The Borderline
Vito Loiacono e Matteo Di Pietro

Al vaglio degli inquirenti anche la posizione dei quattro presenti nell’auto. Nei loro confronti potrebbe essere contestato il concorso nel caso in cui venisse accertato che nelle fasi precedenti allo schianto stessero girando un video da postare sui social incitando il ragazzo alla guida.

Una tragedia come ce ne sono troppe, sulle strade della Capitale, ma che questa volta si aggrava anche per il “disegno” che si staglia attorno all’incidente: una sfida, una challenge, in cui i ragazzi si cimentano in prove sempre più pericolose.  

Dei “Jackass” di Casal Palocco, in pratica: come nel programma televisivo statunitense in cui un gruppo di giovani si confrontava in una serie di stunt, eccessivi o ridicoli, anche questi quattro amici di Roma avevano ideato un loro canale youtube e TikTok – TheBorderline – dove pubblicare appunto quelle che loro ritenevano imprese: l’ultima, devastante, guidare appunto per 50 ore consecutive.

Da sinistra in alto in senso orario Matteo Di Pietro con la fidanzata Giulia Giannandrea, Vito Loiacono, Marco Ciaffaroni e Leonardo Golinelli

Si sono conosciuti sui banchi di scuola, il liceo classico e scientifico Democrito, l’unico di Casal Palocco, vicino Roma. Leonardo, il quinto youtuber che di solito condivide video e sfide, mercoledì non c’era, diretto a Milano alla Bocconi, dove studia. Gli altri, invece, erano “in azione”. Matteo e Giulia, fidanzati, e Vito.

Vito Loiacono, che si fa chiamare “er motosega” ha negato con un messaggio su Instagram di trovarsi alla guida, si distingueva per i suoi video esagerati, anche nei toni: urlati, arrabbiati. “Ah rega’ – dice baciando il cofano di una Lamborghini blu – quest’auto va più veloce di una Saetta McQueen”, l’auto delle gare di Cars. “Annamo’, me sembra di caricare un drago, daje Jessica che sono il protagonista di Fast & Furious, meeeeeeee”. 

https://www.tiktok.com/@the.borderline/video/7149907916240227590

E ancora: “Questa levetta a cosa serve, ad andare nell’idrospazio000000”. Tanti video, anche girati nelle camerette di casa, vicino ad Ostia, nei pomeriggi di noia: “Il coccodrillo come fa, non c’è nessuno che lo sa”, gridano Vito e l’amico Matteo Di Pietro, insieme a torso nudo col microfono in mano. 

Quello di youtuber, però, nel tempo sembra diventare una “professione” a tutti gli effetti: “Non siamo ricchi – scrivono sul loro profilo – ma ci piace spendere per farvi divertire a voi! Tutto quello che facciamo si basa su di voi, più supporto ci date più contenuti costosi e divertenti porteremo, tra sfide, challenge e scherzi di ogni tipo cercheremo di strapparvi una risata in ogni momento. Ogni singolo euro guadagnato su YouTube verrà speso per portare video assurdi e unici: la nostra fonte di ispirazione è il grande MrBeast che in America ha costruito un impero attraverso questo tipo di video, ispirandoci a lui porteremo per la prima volta in Italia contenuti simili, che potranno essere portati avanti solo attraverso il vostro grande supporto”.

E così, eccoli costruire i video, per un canale che nel tempo ha guadagnato 600 mila iscritti.

Una volta, Vito Matteo e gli altri, hanno vissuto per 50 ore in una scatola di cartone come cani, sotto al sole, mangiando e bevendo nelle ciotole degli animali.

Oppure, prova di resistenza immersi in una piscina colma di ghiaccio (chi “dura di più…”). Sfide anche fuori Roma: per 50 ore su una 500, che hanno poi guidato interrottamente fino a Milano raccontano nel video: “25 minuti per fare 4 chilometri, ragazzi Milano è assurda eh!!!”.

Dopo la tragedia, sui loro profili piovono insulti: “Vergognatevi, tutti. Non esistono parole per quello che avete combinato. Sti social stanno veramente portando l’umanità alla deriva”. 

E ancora: “Al posto vostro toglierei ogni account, avete tolto una vita a un bambino, col sorrisino in faccia, per le vostre challenge, per i vostri 4 soldini dati dalle vostre famiglie invece di insegnarvi i valori: nessuno dovrà seguirvi dopo oggi”.