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Titanic

Titan: il robot che cerca il sommergibile ha rinvenuto rottami vicino al Titanic

Pubblicato il 22 Giugno 2023

Il robot impegnato nelle ricerche del sommergibile Titan ha rinvenuto alcuni rottami.

Lo riferisce la Guardia Costiera americana. Non è comunque ancora chiaro cosa siano i rottami ritrovati vicino al Titanic.

Le informazioni registrate dal robot sono al momento all’esame degli esperti.

La Guardia Costiera terrà una conferenza stampa per aggiornare sullo stato delle ricerche alle 15 ora locale, le 21 italiane.

Il governo britannico ha annunciato l’invio di un aereo militare della Raf, con equipaggiamento specializzato, con a bordo un ufficiale sommergibilista, il tenente di vascello Richard Kantharia, che ha “una conoscenza significativa della guerra sottomarina e delle operazioni di immersione”, per prendere parte alle operazioni di ricerca del sommergibile Titan e dei suoi cinque occupanti dispersi vicino al relitto del Titanic.

La decisione è stata presa a seguito di una richiesta da parte della Guardia costiera Usa. Le ricerche continuano anche se le speranze di trovare vivi i dispersi sono legate ormai a un miracolo.

La Guardia Costiera ha annunciato che sta continuando le operazioni di ricerca del sommergibile Titan e dei suoi cinque occupanti dispersi vicino al relitto del Titanic, nonostante il temuto esaurimento delle scorte di ossigeno. “Anche in casi particolarmente complessi, la volontà di vivere delle persone deve essere presa in considerazione. E così continuiamo a cercare e continuiamo i nostri sforzi di salvataggio”, ha detto il contrammiraglio John Mauger, capo delle operazioni di ricerca alla Nbc. 

I suoni rilevati all’inizio di questa settimana nella ricerca del sommergibile erano generati dal “rumore di fondo dell’oceano”, secondo le prime analisi della Marina statunitense.

Lo riporta Sky News. Il contrammiraglio John Mauger ha dichiarato a Sky News che gli ufficiali stanno continuando le loro analisi ma ha aggiunto che la Guardia Costiera degli Stati Uniti non sta aspettando un rapporto completo per intervenire. La Marina continuerà a cercare tutte le “informazioni disponibili” sui suoni subacquei rilevati.

Sono scadute le 96 ore di ossigeno a disposizione nel sommergibile, anche se gli esperti sottolineano che si tratta di una stima imprecisa e che se i passeggeri a bordo del batiscafo disperso hanno adottato alcuni accorgimenti per consumarne meno (come cercare di rimanere calmi e non mangiare) potrebbe esserci ancora qualche ulteriore ora di autonomia. 

Frank Owen, esperto di ricerca e salvataggio di sottomarini, ha spiegato in particolare che la stima sull’ossigeno si basa solo su una “quantità nominale di consumo”. E tuttavia, al di là dei pareri tecnici, sembrano ormai essere ridotte al lumicino le speranze di ritrovare ancora in vita i cinque passeggeri del batiscafo, l’unità dell’Oceangate scomparso da domenica mentre era in immersione per raggiungere il relitto del Titanic.

Le ricerche sono rimaste per ora senza esito e poi, spiegano gli esperti, anche se fosse trovato a breve ci vorrebbero almeno altre quattro ore per riportare il sommergibile in superficie e aprire il portellone da fuori.