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Toglieva denti d’oro ai defunti e li rivendeva. A processo dipendente Ama e negoziante

Pubblicato il 21 Gennaio, 2023

A processo con l’accusa di peculato. Una vicenda incredibile, una storia alquanto strana che però fa riflettere soprattutto perché vera. Gli episodi scoperti risalgono al 2013, ma sono venuti alla luce solo negli ultimi tempi. Un uomo, un dipendente Ama, già sotto processo in passato per truffa e vilipendio di cadavere per aver chiesto 50 euro per un’estumulazione, che di solito è a carico di Ama, ai parenti di un uomo deceduto, è ora, come detto, è accusato di peculato. L’uomo avrebbe tolto alcuni denti d’oro a dei defunti e li avrebbe rivenduti ad un Compro Oro, intascandone i guadagni. Insieme a lui, però, sono finiti a processo anche il titolare del Compro Oro in questione e due presunti prestanome. Il titolare del negozio, invece, è accusato di riciclaggio. La storia viene riportata dal Corriere della Sera, che racconta come per il Pubblico Ministero il titolare del Compro Oro sapesse alla perfezione che quei denti d’oro venissero dai defunti e ci fosse un accordo già stabilito con il dipendente Ama. Per nascondere la reale provenienza dei denti, poi, i due si sarebbero serviti di due prestanome che, ora, sono a loro volta a processo per riciclaggio.

A processo dipendente Ama e titolare Compro Oro, i fatti

Sarebbero in totale quasi cento le transazioni che sarebbero state fatte ai danni di trecento clienti che erano ignari della provenienza di quei denti d’oro. Dopo essere venuta a conoscenza della vicenda, Ama si è costituita parte civile nel processo e ha definito i fatti di un’efferatezza inaudita. La vicenda, come detto, risale al 2013 e nel 2023 scatterà la prescrizione. Non è chiaro a quante persone siano state sottratte i denti, un’operazione condotta dal dipendente Ama all’oscuro dei colleghi, che non aveva messo a parte del piano. Secondo quanto raccolto durante le investigazioni le operazioni di estrazioni dei denti scattavano durante le estumulazioni. Se e quando l’uomo si rendeva conto che il defunto avesse dei denti d’oro, infatti, glieli levava e poi li portava al Compro Oro, dove li avrebbe poi venduti con la complicità del titolare.

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