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Top Volley Cisterna, anche il prossimo campionato sarà “made in Italy”

Pubblicato il 18 Giugno 2020

Nella passata stagione la Top Volley Cisterna è stata una delle squadre con il maggior numero di italiani nel roster tra le squadre di Superlegadi pallavolo, con otto ‘azzurri’, subito dopo Padova e Piacenza.

Una vocazione al made in Italy iniziata per necessità e poi proseguita con l’obiettivo di continuare un percorso di valorizzazione che va avanti da anni se si considera che nel prossimo campionato la squadra di coach Lorenzo Tubertini si presenta già con sette italiani e con altri due ruoli (uno schiacciatore e un opposto) ancora da ufficializzare.

In questo contesto la società pontina ha sempre puntato su giovani del territorio per quanto concerne il ruolo di quarto schiacciatore e secondo libero: nella passata stagione la quarta banda è stata Luca Rossato (2001) che, visti gli ottimi rapporti di collaborazione con la Sabaudia Pallavolo era stato prima preso in prestito per giocare in serie C della Top Volley ma poi la società ha chiesto al Sabaudia di farlo restare per continuare la sua crescita personale nella prima squadra della Top Volley, mentre per quanto riguarda il ruolo di libero anche per il prossimo campionato ci sarà una maglia per Andrea Rondoni (1999), cresciuto nelle giovanili della Pallavolo Velletri prima di passare al Club Italia e poi nella serie C della Top Volley prima del grande salto in prima squadra.

“Quello di valorizzare i talenti del territorio e provare a dare loro una possibilità importante nel campionato più bello del Mondo – spiega Candido Grande, il direttore sportivo della Top Volley Cisterna – lo vediamo un po’ come una sorta di obbligo perché è giusto che una società come la nostra valorizzi giovani atleti molto validi dal punto di vista tecnico ma soprattutto capaci di affiancare alla crescita sportiva anche quella morale e dello studio il mio pallino è quello di fare una squadra completamente di italiani e potenzialmente nel prossimo campionato potremmo partire con nove italiani su tredici, questa mi pare un’ottima media. Sempre per quanto riguarda il futuro mi piacerebbe poter collaborare ancora di più con tutte le società del nostro territorio, siamo aperti a creare un dialogo maggiore con tutti e che possa permettere la crescita dei giovani atleti, lo vedo come un atto dovuto verso questo grande bacino d’utenza».