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Torino, in prima linea contro i virus dall’HIV al Covid

Pubblicato il 2 Ottobre, 2020

Torino è la quarta città italiana per numero di nuove diagnosi (108 su 198 in Piemonte) e ora entra nel network di municipalità che ha l’obiettivo di contrastare l’Aids ma anche lo stigma e le discriminazioni nei confronti di chi ne è colpito. E’ stata firmata questa mattina dal Comune la dichiarazione di Parigi che fa di Torino una delle Fast-Track Cities. “Un’adesione – sottolinea l’assessore ai Diritti Marco Giusta – che è un chiaro segnale di presa di coscienza del problema. La sinergia fra enti e istituzioni è la base della lotta all’Hiv e per favorire una corretta informazione per il superamento dei pregiudizi”.

La pandemia Covid a Torino e in Piemonte “è un ostacolo per l’accesso ai test Hiv e ai servizi di diagnosi e cura, bisognerà tenere conto anche di questo nella stesura di progetti e interventi futuri”. Lo dice Giovanni Di Perri, responsabile delle Malattie Infettive all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, a proposito dell’ingresso di Torino nella rete delle Fast-Track Cities sull’Aids.

All’Amedeo di Savoia “seguiamo circa 4500 pazienti Hiv positivi e possediamo straordinarie opzioni terapeutiche però in questo momento il Covid-19 è un ostacolo”.

La battaglia contro il Covid 19

“Abbiamo due piani dell’Amedeo di Savoia completamente occupati da malati Covid e il terzo cerchiamo di tenerlo disponibile per le altre malattie infettive”, ha illustrato il primario Giovanni Di Perri. a proposito del Coronoavirus. “I primi vaccini antinfluenzali in Piemonte saremo in grado di farli, se non ci saranno ritardi nelle forniture, non prima del 26 ottobre” la data prevista del Ministero della Salute era il 12 ottobre, gli ha fatto eco Roberto Venesia, segretario regionale della Fimmg, la Federazione dei medici di famiglia.

I due fronti della guerra al Coronavirus, la prima linea degli ospedali e gli avamposti del territorio, raccontano storie che rischiano di riproporre quelle drammaticamente già viste. I casi di positività aumentano, giorno dopo giorno – ieri in Piemonte erano 110 – e ovviamente non tutti sono asintomatici tant’è che l’ultimo bollettino segna 7 ricoveri in più nelle ventiquattr’ore portando il dato complessivo a 215.

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