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Nel segno della tradizione, il viaggio nel gusto all’Antica Fornace

Un locale di Treia dove mangiare cucina tpica tradizionale ai massimi livelli. E senza sorprese

Pubblicato il 12 Luglio, 2020

Quali sono i parametri che un ristorante deve rispettare per essere considerato ottimo? Nell’ordine: ricercare la materia prima giusta, creare un rapporto di fiducia con i propri fornitori di eccellenze, scegliere soluzioni culinarie semplici, rispettare la stagionalità, assicurarsi che il cuoco usi il proprio talento nella conoscenza della tradizione. L’Antica Fornace supera tutti questi standard sia per filosofia e convinzioni sia per merito dello chef Massimo Gasparrini, coadiuvato dall’esperienza della responsabile della cucina Luana Renzi, che è poi l’artista creatrice dell’insuperabile pasta fatta a mano (e fa anche dolci e pane) che il ristorante propone.

Il viandante goloso che passa da Treia non può non fermarsi ad assaggiare – e, consigliamo, nello stupendo pergolato con tutta la valle davanti con il mare all’orizzonte – la proposta di Massimo (un passato in giro per l’Italia, già collaboratore stretto dello stellato Biagiola): sincera, tradizionale, autentica e immediatamente comprensibile nella sua qualità.L’Antica Fornace non ha segreti, ma certezze che fanno riferimento al passato ed esaltano (formaggi e salumi, per esempio) il territorio. Non a caso l’Accademia di cucina ha scelto il ristorante per i suoi lavori a fine marzo. 

Abbiamo scelto per voi un menù da provare all’Antica Fornace: dopo gli antipasti d’obbligo, consigliamo le tagliatelle con guanciale, fava, pomodorini e finocchietto selvatico, o le classiche e insuperabili pappardelle con cinghiale e ravioli alla papera; per secondo un coniglio farcito in porchetta della nonna o uno spezzatino di agnello stufato; per concludere poi con uno strepitoso tortino al cioccolato. Ecco la tradizione piena e vera.

Per chi, il fine settimana, si volesse avvicinare al pesce, ecco la suggestione: antipasti di alici in carrozza, palumbo con pomodorini e finocchietto, insalata di seppie e gamberi e cannelli gratinati; come primi chitarrine alla marinara con gamberi e scampi o gnocchetti di patate con coda di rospo e pomodorini pachino; si continua poi con una classica frittura dell’Adriatico freschissima o con filetti di spigola o orata.

Tutto di stagione, i prodotti non sono congelati. Una garanzia in più nel rispetto della tradizione.

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