« Torna indietro

Tragedia al Natisone, parla l’avvocato: “Con interventi tempestivi i ragazzi sarebbero stati salvati”

Pubblicato il 8 Giugno 2024

Infuriano le polemiche dopo la tragedia del Natisone, che ha restituito i due corpi ormai senza vita di Patrizia Cormos e di Bianca Doros, mentre si cerca ancora Cristian Casian Molnar, anche se le speranze di ritrovarlo vivo sono praticamente pari a zero. La polemica riguarda soprattutto il presunto ritardo dei soccorritori, contro i quali punta il dito Gaetano Laghi, l’avvocato della famiglia Molnar. Il legale si è detto convinto che i soccorsi, se fossero stati attivati nel momento in cui Patrizia aveva richiesto aiuto, ora i tre ragazzi sarebbero ancora vivi.

La denuncia dell’avvocato dopo la tragedia del Natisone

L’accusa è maturato dopa che Laghi, secondo il quale la situazione è stata sottovalutata, ha fatto un sopralluogo nella zona della tragedia. L’avvocato ha spiegato che i soccorritori dovrebbero conoscere perfettamente la zona dove operano e, proprio per questo motivo, avrebbero dovuto intervenire tempestivamente conoscendo la pericolosità del fiume. Dello stesso avviso è la mamma di Patrizia Cormos, secondo la quale le persone invece di fare video avrebbero dovuto chiamare immediatamente i soccorsi. Un ritardo che, a suo modo di vedere, è risultato fatale per i giovani. L’avvocato intanto ha annunciato una battaglia legale e ha spiegato che sarà necessario valutare il grado delle omissioni, che sono state riconosciute anche dal procuratore di Udine.

L’amarezza dei soccorritori

Resta un ultimo disperso all’appello, Cristian Molnar, che non è stato ancora ritrovato. Il fratello Petru si è detto intimamente convinto che Cristian sia ancora vivo, ma ha invitato i soccorritori ad affrettarsi prima che sia troppo tardi, accusando le stesse ricerche di “teatralità”.

Proprio i soccorritori, impegnati nelle ricerche di Cristian, tramite l’Ansa hanno fatto sapere di essere “amareggiati” per le dichiarazioni di Petru Molnar, dal momento che lavorano ore intere tra le acque del fiume, augurandosi che le parole del giovane siano solo il risultato di una cattiva traduzione dell’interprete. Ecco la nota comunicata dai soccorritori: “Dopo decine di ore al giorno trascorse in acqua, i soccorritori auspicano che si sia trattato di una cattiva interpretazione delle parole pronunciate da parte dell’interprete”.

Intanto in queste ore il livello del fiume Natisone si sta abbassando e il meteo sta migliorando, condizioni che stanno favorendo il lavoro dei soccorritori che stanno scandagliando il fiume procedendo da Ponte romano verso valle. Attualmente sono impiegati i sommozzatori dei Vigili del fuoco, i fluviali in superficie e i volontari della Protezione civile sulle sponde.

Tuttavia, come ha comunicato l’Ansa, se entro domani sera le ricerche non daranno alcun esito, allora saranno fatte delle valutazioni.