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Trattamento di fine servizio alla famiglia di Matteo Vanzan, mozione di Speranzon: “L’Italia non può dimenticare i suoi caduti”

Pubblicato il 9 Ottobre, 2021

9.10.2021 – Il 17 maggio del 2004 a Nassirya moriva, colpito gravemente da una scheggia di mortaio durante un attacco terrorista, il veneziano Matteo Vanzan; a distanza di 17 anni, la famiglia attende ancora il TFS – Trattamento di Fine Servizio, cioè i due anni di stipendio che per legge spettano ai familiari delle vittime di terrorismo.


Un diritto però negato dall’INPS, decisione contro la quale si scaglia il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Raffaele Speranzon: “L’Italia non può dimenticare i suoi caduti: nel 2006, venne conferita dal Presidente della Repubblica alla memoria di Vanzan la croce d’onore riservata alle vittime degli atti di terrorismo. 17 anni dopo, la famiglia è ancora costretta a lottare per vedere riconosciuto un suo diritto”.


Nella mozione presentata da Speranzon si ripercorrono le tappe di quella tragedia e il diniego da parte dell’INPS, secondo il quale «il militare, volontario in ferma breve all’epoca del decesso, non potesse essere considerato titolare di un rapporto di impiego e non avesse perciò titolo all’erogazione del T.F.S.»: “Non è possibile che la patria per la quale Matteo ha dato la vita non consideri il suo sacrificio”, denuncia Speranzon. “Dopo averlo riconosciuto vittima del terrorismo, lo stesso Stato oggi sta negando l’erogazione della liquidazione ai suoi familiari. Basta aggiungere dolore al dolore: è un fatto che lascia sgomenti e al quale bisogna porre al più presto rimedio”.
Speranzon ricorda come, oltre alla croce d’onore, Matteo Vanzan abbia ricevuto alla memoria anche la Medaglia d’oro al valore dell’esercito e il “Premio Speciale per la Pace” della Regione del Veneto; a lui sono intitolati anche una sala del Consiglio Regionale del Veneto, oltre a piazze, vie e giardini pubblici tra il Veneziano e il Padovano.
La mozione impegna quindi la Giunta Regionale “ad attivarsi con ogni iniziativa utile presso le competenti sedi affinché lo Stato Italiano garantisca alla famiglia di Matteo Vanzan, medaglia d’oro al “valore dell’Esercito”, l’erogazione del Trattamento di Fine Servizio”.

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