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Treviso, al via il progetto per la costituzione di una nuova comunità energetica

Pubblicato il 15 Febbraio, 2022

Approvata dalla Giunta la proposta di iter per l’installazione di pannelli fotovoltaici partendo dalle scuole: l’energia risparmiata potrà essere utilizzata dall’utenza residenziale, impianti sportivi e negozi

15.2.2022 – Una nuova comunità energetica per la condivisione delle energie rinnovabili. La Giunta ha approvato questa mattina la proposta della ditta Regalgrid Europe per l’accesso all’energia da fonti rinnovabili tramite nuove forme di associazione o unione di intenti.

Si tratta di un modello particolarmente virtuoso, promosso a livello regionale da un accordo quadro sottoscritto da Anci Veneto e Regalgrid con l’obiettivo di permettere anche a chi non possiede un impianto fotovoltaico o a chi desidera installarne uno in comproprietà, condividendo l’eccesso energetico con un utente vicino.

Il progetto è partito da un’analisi dei consumi inserito in un apposito report, scaturito in una prima soluzione ottimizzata per la Comunità Energetica Rinnovabile utilizzando come modelli tre edifici scolastici – scuola “Pascoli” di Santa Maria del Rovere, “Manzoni” di Sant’Antonino e “Rambaldo degli Azzoni” di San Giuseppe – sui quali verrebbero installati pannelli fotovoltaici di ultima generazione:

Con i nuovi impianti, dotati di monitoraggio integrato, predisposizione e gestione attiva di altre risorse energetiche (fra i quali pompe di calore o colonnine di ricarica per veicoli elettrici), i tre edifici potrebbero auto-consumare direttamente il 30% dell’energia prodotta con un notevole risparmio, stimato fra i 1.260 e i 4.000 euro (in base ai consumi) rispetto alle attuali bollette.

L’eccesso di energia rinnovabile generata e non consumata verrebbe poi messo a disposizione della comunità energetica locale, costituita da soggetti consumatori localizzati nelle vicinanze, sia pubblici o residenziali che aziende o strutture sportive, ricettive e negozi, comprese le stazioni di ricarica.

Alla fase di simulazione e pre-progettazione seguirà ora quella di progettazione operativa con analisi campione per validare le ipotesi formulate nel primo step.

Nella terza fase, invece, si procederà con l’installazione degli impianti, a cui seguirà la costituzione della comunità energetica, coinvolgendo direttamente i portatori di interesse.

«Le comunità energetiche rappresentano il futuro sia per quanto riguarda la sostenibilità ambientale sia per l’attuazione di modelli virtuosi dal punto di vista del consumo energetico», spiega l’assessore alle Politiche Ambientali Alessandro Manera. «In questo senso, è stato fondamentale l’apporto di Anci Veneto che ha subito dimostrato grande sensibilità verso il processo di transizione energetica attraverso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, il contenimento delle emissioni di gas-serra e il miglioramento delle condizioni economiche di accesso alle risorse energetiche per la cittadinanza. In questo momento in cui il costo dell’energia rappresenta un’emergenza per i cittadini e per le aziende, l’attuazione di un progetto di condivisione, fra i primi a livello nazionale, oltre che di accesso alle energie rinnovabile è in grado di portare benefici economici e ambientali».

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