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Truffe assicurative, 71 indagati e sequestrato più di un milione di euro

Pubblicato il 1 Luglio, 2020

Truffe assicurative: 71 indagati e sequestrato un patrimonio di più di un milione di euro a Reggio Calabria. Un’operazione, chiamata “Golden Insurance”, di Guardia di Finanza e Polizia metropolitana tesa a sgominare quella che gli inquirenti, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, considerano una vera e propria organizzazione criminale. Due i soggetti ai domiciliari, D.F. e G.C., accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata a reati di falso materiale e ideologico commessi anche da pubblici ufficiali, accesso abusivo a sistema informatico/telematico, fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona, nonché di ricettazione.
Con la stessa ordinanza, è stato disposto l’obbligo di presentazione quotidiano alla P.G., Polizia Giudiziaria, nei confronti di un terzo soggetto (V.N.), anch’egli reggino, nonché il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di un patrimonio di un valore complessivo superiore al milione di euro.
“L’organizzazione, promossa e capeggiata dal titolare di una ditta operante nel settore dell’antinfortunistica sita in questo centro cittadino – base logistica della compagine associativa ove venivano organizzati e programmati i falsi sinistri, nonché predisposta la falsa documentazione -, si è avvalsa della collaborazione di medici, impiegati di istituti di diagnostica, nonché di svariati soggetti gravitanti nell’area criminale reggina”, si legge nel comunicato della Finanza.

Operazione “Golden Insurance”: truffe assicurative

Di seguito il comunicato stampa

“Alle prime luci dell’alba, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria,unitamente ad agenti della Polizia Metropolitana del capoluogo reggino hanno inflitto l’ennesimo duro colpo alla criminalità infestante la città di Reggio Calabria.

Stamane,infatti, i militari della locale Compagnia Pronto Impiego, unitamente al personale della Polizia Metropolitana, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale agli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale del capoluogosu proposta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Capo, dott. Giovanni Bombardieri – nei confronti di 2 soggetti reggini (D.F. cl’ 75 e G.C. cl’ 81), entrambi operanti nel centro cittadino, accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata a reati di falso materiale e ideologico commessi anche da pubblici ufficiali, accesso abusivo a sistema informatico/telematico, fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona, nonché di ricettazione.

Con la medesima ordinanza, inoltre, è stato disposto l’obbligo di presentazione quotidiano alla P.G. nei confronti di un terzo soggetto (V.N. cl’ 79), anch’egli reggino, nonché il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di un patrimonio di un valore complessivo superiore al milione di euro.

L’esecuzione delle odierne misure cautelari personali e reali rappresenta l’epilogo di articolate e complesse investigazionicoordinate dal Procuratore Aggiunto, dott. Gerardo Dominijanni e dirette dal Sostituto Procuratore, dott. Paolo Petrolo – e condotte dalla Compagnia P.I. della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, nonché dalla Polizia Metropolitana della medesima città.

Nello specifico, attraverso un’intensa attività investigativa, è stata riscontrata la presenza, sul territorio reggino, di uno strutturato sodalizio criminale in grado di simulare numerosissimi sinistri, pianificati nei minimi dettagli e posti in essere dagli stessi sodali, attraverso un collaudato sistema di falsificazione della documentazione sanitaria, delle pratiche assicurative, nonché di fittizie aperture di appositi conti correnti postali e bancari di appoggio temporaneo delle somme provento delle truffe.

L’organizzazione, promossa e capeggiata dal titolare di una ditta operante nel settore dell’antinfortunistica sita in questo centro cittadino – base logistica della compagine associativa ove venivano organizzati e programmati i falsi sinistri, nonché predisposta la falsa documentazione -, si è avvalsa della collaborazione di medici, impiegati di istituti di diagnostica, nonché di svariati soggetti gravitanti nell’area criminale reggina.

All’esito delle attività investigative, le risultanze emerse condivise con l’Autorità Giudiziaria inquirente, hanno consentito di portare alla luce un quadro di illeciti coinvolgente ben 71 soggetti indagati.

Analizzato l’intero scenario delineatosi nel corso dell’indagine, concordando pienamente con il quadro prospettato dai finanzieri e dagli agenti della locale Polizia Metropolitana, la Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha richiesto l’applicazione di misure cautelari personali, nonché del sequestro preventivo, finalizzato alla confisca diretta, successivamente emesse dal Giudice competente e prontamente eseguite, nella giornata odierna, dai finanzieri reggini e dagli agenti della Polizia Metropolitana.

In esecuzione dell’odierna ordinanza applicativa di misura personale e reale, i militari e gli agenti impiegati hanno individuato i soggetti e, contestualmente, sottoposto a sequestro disponibilità finanziarie liquide e beni mobili direttamente riconducibili al promotore dell’associazione e al suo nucleo familiare pari a circa 1 milione di Euro.

Tra i beni sottoposti a sequestro, oltre a un’autovettura di lusso, vi è un’abitazione nella pittoresca Giardini Naxos (ME),una villa sita in Campo Calabro (RC), nonché somme in contanti pari a circa 620.000 €.

Elevatissima verrà mantenuta l’attenzione dei finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, nonché della Polizia Metropolitana di Reggio Calabria affinché incresciosi episodi della specie siano evitati o prontamente repressi.

Con uno scenario sempre più in continua evoluzione, la Guardia di Finanza è impegnata a modulare la propria missione al fine di garantire un costante collegamento tra l’azione preventiva e repressiva e il dinamismo del mondo economico.

Il Corpo, dunque, opera costantemente a salvaguardia e a tutela del patrimonio – sia pubblico che privato –, dell’ordinata e civile convivenza sociale e della sicurezza pubblica, intesa anche in termini di sicurezza economico-finanziaria della collettività e dei singoli individui”, si conclude il comunicato stampa della Guardia di Finanza.

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