« Torna indietro

Turco: ‘Cis Taranto conferma lavoro Conte II, ma definanzia acquario e non aggiunge risorse’

Pubblicato il 8 Dicembre, 2021

Il Cis Taranto, riunitosi nel pomeriggio del 7 dicembre, ha confermato gli investimenti del Governo Conte II. Fu grazie all’impulso del Presidente Giuseppe Conte, al lavoro dell’ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Mario Turco, al sostegno del MoVimento 5 Stelle e delle altre forze politiche di maggioranza, che si riuscirono a dirottare sul capoluogo ionico nuovi e importanti progetti dal forte moltiplicatore economico, sociale e culturale. Fra questi, l’insediamento produttivo del Gruppo Ferretti, leader nella cantieristica da diporto da cui deriveranno assunzioni dirette per circa 200 unità lavorative (più la filiera che andrà a crearsi a supporto), e l’Acquario Green, struttura per la cura di animali marini, istituto di ricerca del mare e centro multimediale turistico con particolare attenzione alle esigenze delle persone affette da disabilità e autismo.

Questa la dichiarazione del Vicepresidente del M5S, Sen. Mario Turco, a margine dell’ultima riunione del Cis Taranto: «Il Governo Conte II riuscì a stanziare 200 milioni di euro tra investimenti pubblici e privati per l’insediamento del Gruppo Ferretti, e 50 milioni per la progettazione e la realizzazione dell’Acquario Green, da completarsi entro il 2026 per l’inizio dei Giochi del Mediterraneo. A distanza di quasi 12 mesi dall’approvazione di quei progetti e finanziamenti, si apprende solo la conferma dell’insediamento del Gruppo Ferretti, che finalmente potrà partire grazie all’integrazione di ulteriori 14 milioni a completamento dell’intero fabbisogno finanziario. Non trova purtroppo conferma l’altro progetto, l’Acquario Green, che invece viene definanziato, tranne per 1,5 milioni di euro destinati al progetto ridimensionato di un Centro multimediale e museo delle mare, per il quale in futuro occorrerà trovare le risorse necessarie alla sua realizzazione. Sarebbe utile comprendere chi e come garantirà nei prossimi anni la copertura finanziaria di tale nuovo progetto. In quest’ultimo caso, si è preferito rinunciare a un investimento dal forte moltiplicatore economico, sociale e culturale per la città di Taranto e già finanziato (a dicembre 2020 per 50 milioni), definanziandolo quasi totalmente e destinando le relative risorse ad altri progetti che potevano invece essere finanziati con lo stanziamento di nuove e ulteriori risorse. Nessun nuovo finanziamento, infatti, è stato aggiunto in questi ultimi mesi all’attuale programmazione del Cis. Se poi si era deciso di definanziare e di riprogrammare le risorse disponibili, occorreva forse, per logica amministrativa, partire da quei progetti fermi da oltre 10 anni, che già nel corso del Governo Conte II erano stati considerati irrealizzabili, come nel caso della costruzione del nuovo quartiere per trasferire le famiglie delle “case parcheggio” del quartiere Tamburi, o dell’impianto di depurazione delle acque Ilva, su cui erano state proposte soluzioni alternative per raggiungere gli obiettivi programmati. Il definanziamento dell’Aquario Green, inoltre, non permetterà di riqualificare e riconvertire un’importante area del borgo cittadino, ossia la banchina Torpediniere. Dopo decenni di tentativi infruttuosi si era riusciti, nel corso del Governo Conte II, a trasferire tale importante area dalla Marina militare alla città, garantendo le risorse per la sua riqualificazione e riconversione. Oggi, a seguito delle decisioni prese, si rischia di lasciare in abbandono quest’importante luogo della città, su cui occorrerà valutare una nuova destinazione d’uso che rimanga comunque a vantaggio dell’intera collettività. Sul definanziamento dell’Acquario Green, infine, apprendiamo che la decisione era stata proposta già a luglio dalle stesse istituzioni territoriali partecipanti al Cis, unitamente all’Autorità Portuale, responsabile della realizzazione dell’originario progetto, senza avviare un confronto in merito con le diverse rappresentanze istituzionali, politiche e sociali del territorio. Per il futuro siamo disponibili ad avviare con la Ministra del Sud, Mara Carfagna, quale responsabile e coordinatrice del Cis, ogni forma di collaborazione e confronto a sostegno del processo di riconversione economica, sociale e culturale avviato nella città e nella provincia di Taranto”.

About Post Author