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Ucraina, bombe a grappoli sul “castello di Harry Potter”: la Russia bombarda postazioni civili

Pubblicato il 30 Aprile 2024

La Russia ha lanciato dei missili contro la città portuale di Odessa, nel sud-ovest dell’Ucraina. Secondo le autorità ucraine il bilancio al momento è di 5 morti e nel raid sarebbero state usate anche bombe a grappolo, come testimoniato dal video, che ha colpito ogni postazione nel raggio di un chilometro e mezzo.

Bombardamento su Odessa

Nella regione costiera sul Mar Nero dell’Ucraina dove si è verificato il bombardamento non ci sono installazioni militari e le vittime sarebbero tutte civili. Le autorità ucraine hanno detto che Mosca ha colpito per uccidere quante più persone possibili, noncurante del fatto che tra le vittime potessero esserci anche civili. Se confermati questi due elementi sarebbero un’altra prova dei crimini di guerra commessi in Ucraina dalla Russia, già accusata di torture e crimini di guerra per gli orrori di Bucha.

Le vittime

Tra le 5 vittime c’è il prorettore dell’Università internazionale Boris Vasiliev, di 44 anni, il cui corpo è stato trovato senza vita vicino ad un edificio in fiamme sul territorio del Palazzo degli studenti della facoltà di giurisprudenza di Odessa, notizia comunicata dal governatore Oleg Kiper.

Tra gli edifici colpiti il castello di Serhiy Kivalov, ex deputato ucraino filorusso, anche lui morto nel raid. Il castello è piuttosto noto ed è stato ribattezzato il castello di Harry Potter proprio per la notevole somiglianza con quello del popolare film fantasy.

Il bilancio dei morti è ancora provvisorio e il governatore Kiper ha detto che ci sono ancora 23 feriti che stanno ricevendo le cure mediche. Kiper ha spiegato che 8 feriti sono in condizioni gravi, 4 in condizioni estremamente gravi, e tra di loro c’è anche una bambina di 4 anni.

Gli attacchi della Russia

Si stanno intensificando gli attacchi della Russia che, secondo gli esperti di guerra, entro maggio dovrebbe sferrare la sua offensiva finale. A Odessa non ci sarebbero obiettivi militari sensibili, tuttavia è un porto del Mar Nero molto importante per le esportazioni ucraine. E Mosca sta concentrando proprio qui i suoi attacchi con missili e droni.

L’ultimo raid si è verificato dopo poche ore dalla visita del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a Kiev, dove c’è stato l’incontro con il presidente ucraino Zelensky. Lo stesso leader ucraino, dopo l’attacco russo su Odessa, ha spiegato che gli attacchi del nemico possono essere sventati, a patto però di ricevere il necessario supporto da parte degli alleati.

In particolare Zelensky su X ha richiesto i missili Patriot e le armi necessarie per contrastare l’offensiva russa, evidenziando però che devono arrivare quanto prima altrimenti sarà troppo tardi.