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Udine

Udine: “Sono stata strangolata nella guardia medica. Assurdo rischiare la vita sul posto di lavoro”

Pubblicato il 10 Gennaio, 2023

“Inammissibile rischiare la vita sul posto di lavoro”.

E’ la denuncia choc sui social di una dottoressa 28enne di Udine.

Era di turno come guardia medica assieme a una collega. strangolata a mani nude, fino quasi a toglierle il respiro.

L’aggressore aveva accompagnato un amico alla guardia medica per accertamenti. 

La vittima, una specializzanda, aveva consigliato al paziente di recarsi in pronto soccorso. Scelta evidentemente non gradita dall’uomo. 

L’ennesima aggressione, che poteva finire in tragedia, come successo di recente a Milano, nel caso drammatico di Giorgio Falcetto, è avvenuta l’altra notte a Udine.

Udine

A denunciarla le stesse dottoresse col post corredato dalle foto che mostrano i segni dell’inaudita violenza.

“Non è possibile che un medico nell’esercizio delle proprie funzioni venga aggredito per aver invitato un paziente, dopo avergli prestato le cure ritenute opportune, a recarsi in Pronto soccorso nel suo interesse – scrivono – non è ammissibile rischiare la propria vita sul posto di lavoro perché non si è abbastanza tutelati, perché spesso il medico di continuità assistenziale viene considerato un medico di serie B”.

Si allunga, dunque, l’elenco con episodi di violenza contro personale sanitario in Friuli Venezia Giulia. Secondo quanto denunciato ieri dalle sigle Nursind e Uil Fpl Fvg, il 6 gennaio nel Centro di salute mentale di via Gambini di Trieste un infermiere è stato picchiato da un utente al quale chiedeva d’attendere il passaggio di consegne prima di conferire con gli operatori.

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