« Torna indietro

“ Un anno di rassegnata agonia per i lavoratori e lo stabilimento delle acciaierie di Piombino”

Pubblicato il 29 Dicembre, 2021


Finisce il 2021, tempo di bilanci. E di buoni propositi per il 2022. Crediamo sia difficile negare che il 2021 è stato un anno di inconsapevole o rassegnata agonia per i lavoratori e lo stabilimento delle acciaierie di Piombino.

Ad oggi, 29 dicembre 2019, non c’è ancora la certezza assoluta per i circa 1600 dipendenti JSW del rifinanziamento per il 2022 della cassa integrazione in scadenza il 7 gennaio: il Governo ha promesso di inserire tale provvedimento nella legge di bilancio per il 2022 che deve però ancora essere approvata, come è probabile che sia.

Tale approvazione è il primo di una serie di provvedimenti, per far si che gli attuali cassaintegrati dal 15 febbraio 2022 riscuotano per intero la cig di gennaio, e non solo i 7 giorni comunque ad oggi garantiti dalla cig-covid. Si parte da un provvedimento interministeriale (ministeri ambiente, infrastrutture, lavoro, sviluppo economico) ; poi si passa agli atti amministrativi da parte della Regione Toscana, ente “intermediario” tra Inps, Ragioneria dello Stato e Azienda; infine agli accordi con INPS e JSW per consentire l’anticipazione della cig in busta paga da parte dell’azienda .

Se solo uno di questi passaggi saltasse, si potrebbe verificare la situazione paradossale di “lavoratori in cig senza la cig”, senza lavoro né altri ammortizzatori sociali, inducendo al limite qualcuno, magari prossimo alla pensione, al licenziamento volontario per bisogno, per usufruire del proprio TFR e dell’indennità di disoccupazione. Confidiamo che tutto fili liscio, ma non è così scontato.


Altro punto dolente, in assenza di rifinanziamento o ritardo dello stesso, è che l’esenzione sanitaria E91 della Regione Toscana per i cassaintegrati non può essere rinnovata, obbligando quindi gli interessati ad un cambio di esenzione temporanea per reddito, pena il ritrovarsi a pagare pieno ticket per visite o farmaci. Invitiamo pertanto i lavoratori e le OO.SS a non dare per scontati tutti questi passaggi e a vigilare collettivamente.


Le questioni poste fin qui sono importanti. Ma quella più importante che indichiamo ai lavoratori, ai loro sindacati, alla cittadinanza e alle istituzioni per il 2022 consiste nel dare vita ad un percorso di mobilitazioni, a Piombino e a Roma, così forti da far diventare Piombino un caso nazionale e ottenere che lo Stato si riprenda le acciaierie per produrre acciaio pulito di qualità; investa in proprio e promuova investimenti privati per la diversificazione economica, le infrastrutture, i servizi sanitari pubblici.

Basta con la rassegnazione silenziosa e irresponsabile: impariamo dai dipendenti Gkn i quali, dopo essere stati licenziati, con la mobilitazione dei lavoratori, della cittadinanza, degli intellettuali, dei giovani, tutti insieme, hanno ottenuto un primo risultato non decisivo, ma certamente positivo: hanno cominciato ad risalire la china che conduce ai licenziamenti e agli esuberi, lungo la quale Piombino continua invece a scivolare giorno dopo giorno.
Coordinamento Art. 1-Camping CIG

About Post Author