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Un regalo speciale per Papa Francesco direttamente da Sezze

L’artista Lilia Molinari parteciperà domani all’udienza generale in vaticano e consegnerà nelle mani del papa la sua opera, un ritratto fatto con la tecnica del punto a croce

Pubblicato il 7 Febbraio, 2023

“Un’emozione grande. La soddisfazione di aver realizzato un qualcosa a cui tenevo molto e un sogno che si avvera, quello di incontrare il Papa”; non vede l’ora che arrivi quel momento Lilia Molinari, l’artista di Sezze, specializzata in arte sacra che realizza cucendo col punto a croce. Ci sarà anche lei, infatti, domani, 8 febbraio, presso la sala Nervi in Vaticano all’udienza generale tenuta da Papa Francesco. Sarà l’occasione per Lilia di consegnare, “almeno così mi hanno detto”, il ritratto del papa proprio nella mani di Francesco. “Dopo l’intervista andata in onda il 17 dicembre sul telegiornale regionale della Rai, sono stata contattata dal signor Giuseppe Anitori che organizza partecipazioni alle udienze in Vaticano. Il signor Giuseppe mi ha pregato di realizzare il ritratto di Papa Francesco, come era mio desiderio e come avevo confessato alla giornalista della Rai, per poterglielo donate l’8 febbraio, al termine dell’udienza. Mi ha poi contattata la Prefettura Pontificia confermando il mio accreditamento. A quel punto ho dovuto mettermi immediatamente all’opera per realizzare il ritratto. Era una di quelle cose che volevo fare, ma non mi ci ero ancora messa. Invece… Dati i tempi strettissimi ho dovuto lavorarci anche 7/8 ore dal giorno. Ho iniziato il 1° gennaio ed ho terminato il 2 febbraio. 33 giorni per un lavoro che avrebbe richiesto in condizioni normali 5 mesi. Sono state 30.750 crocette ma sono soddisfatta perché era un mio grande desiderio”.

“L’ho visto altre volte da distanza così ravvicinata, ma non ci ho mai interagito direttamente. Spero che tutto vada bene e di poterci scambiare qualche parola”.

“Aggiungere papa Francesco – conclude l’artista – alla mia ‘collezione’ di papi era un mio desiderio. Ho realizzato i ritratti di Giovanni Paolo Secondo e di papa Ratzinger. Quello di Francesco dovrò farlo due volte. Ma per la seconda conto di prendermela un po’ più comoda…”

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