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USB in merito all’eventuale installazione di un rigassificatore all’interno dello scalo portuale

Pubblicato il 20 Aprile, 2022

Ieri mattina una delegazione dell’Unione Sindacale di Base ha partecipato all’incontro convocato dal Sindaco di Piombino, in merito all’eventuale installazione di un rigassificatore all’interno dello scalo portuale. 

Ringraziamo prima di tutto il Sindaco per questo passaggio. Proprio il tema del metodo è stato il primo punto affrontato durante il nostro intervento.  In una città e una provincia come la nostra, che va da Livorno fino a Piombino, che ha già pagato tanto e per tanti anni in termini di infrastrutture industriali ad alto impatto, si decide di calare dall’alto senza un confronto serio e costruttivo, un impianto come quello di un rigassificatore a terra e tutte le opere accessorie senza coinvolgere, appunto, il territorio interessato. In poche settimane sembra già tutto deciso e definito. Crediamo che basti solo questo, intanto, per chiedere un immediato stop a qualsiasi decisione e l’avvio di un confronto reale con tutti i soggetti.
Un confronto entro il quale l’ultima parola spetta sempre al territorio. Tra l’altro in Italia sono attualmente attivi tre rigassificatori (Livorno, Rovigo e La Spezia), con questa decisione la medesima Provincia dovrebbe sostenerne un altro. 

Il Sindaco ci ha informato di alcuni aspetti tecnici molto importanti il primo tra tutti crediamo sia quello ambientale. Il rigassificatore in questione, per funzionare utilizzerà un sistema “open loop” ad anello aperto. Questo vuol dire che le migliaia di metri cubi di acqua di mare che, servono al processo, verranno poi scaricate (a bassissime temperature) nuovamente di fronte alle nostre coste oltretutto cariche di cloro. 

Inoltre sarà necessario costruire un gasdotto a terra di circa 8 km che dovrà attraversare, con tutta probabilità, zone industriali e residenziali.
Pur comprendendo tutte le difficoltà nel reperimento di risorse alternative al gas Russo (ma anche su questo punto stiamo sempre parlando di una scelta politica ben precisa rispetto al ruolo che il Governo Italiano ha deciso di avere in questa guerra) ci chiediamo se non siano state valutate, a parità di investimenti e tempi necessari per la realizzazione, altre strade meno impattanti per  i territori. La nostra paura è che si voglia perseguire sempre la strada più “semplice” senza avere il coraggio necessario per valutare proposte alternative. Senza andare troppo lontano non possiamo, ad esempio, non menzionare il progetto (in passato fortemente sponsorizzato) del gasdotto dall’Algeria.

Un territorio che faticosamente sta cercando di ripartire a livello economico e sociale un’opera del genere, al di là degli annunci, rischia di bloccare per anni una delle infrastrutture più importanti, come il porto, ponendo una pesante ipotea per il futuro. Non possiamo neanche dimenticare tutte le promesse, poi puntualmente disattese, rispetto al rigassificatore OLT di Livorno  
Nel nostro intervento abbiamo voluto sottolineare anche la sacrosanta rabbia e delusione dei lavoratori dell’acciaieria di Piombino. Da anni aspettano un intervento serio e risolutivo dello Stato e della Regione in un settore considerato strategico. Un intervento che riguarda anche temi ambientali come le bonifiche e la riconversione degli impianti. Adesso,  in poche settimane, salta fuori un investimento tanto importante che non ha nulla a che vedere con l’acciaieria. Un’opera che in termini occupazionali avrà un impatto quasi inesistente. Vorremmo quindi ricordare al Governo e alla Regione che esistono migliaia di lavoratori in cassa integrazione che rischiano, dal primo gennaio, di restare a casa.

In sostanza la nostra contrarietà a questa opera non ha nulla di “ideologico”. Le nostre argomentazioni si basano su dati di fatto.  Abbiamo comunicato al Sindaco, qualora decida di opporsi a questa infrastruttura, il nostro sostegno e il nostro appoggio. In ogni caso è il momento di alzare la voce tutti insieme per ottenere delle vere garanzie. Piombino ha bisogno di rispetto e non di promesse mai mantenute.

USB PIOMBINO – LIVORNO.

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