« Torna indietro

vaccinazioni

Vaccinazioni false: la Procura chiede processo per Madame e Camilla Giorgi

Pubblicato il 2 Marzo 2024

La Procura di Vicenza ha richiesto il rinvio a giudizio della cantante Madame (Francesca Calearo all’anagrafe), della tennista professionista Camila Giorgi e delle altre 19 persone iscritte nel registro degli indagati, tra cui il medico Erich Volker Goepel che era finito agli arresti domiciliari nel 2022. 

A vario titolo sono accusati dei reati di falso ideologico (è il caso di Madame e Giorgi), corruzione e peculato nell’ambito dell’inchiesta sulle false vaccinazioni Covid 19 per ottenere i green pass.

Ora la patata bollente passa al giudice per le indagini preliminari, che deciderà di accogliere o meno la proposta del sostituto procuratore Gianni Pipeschi.

La dottoressa Daniela Grillone Tecioiu (difesa dall’avvocato Ferdinando Cogolato), il marito Andrea Giacoppo (avvocato Fausto Taras) e un altro paio di indagati hanno invece richiesto di patteggiare la pena.

Sulla questione dei green pass illegali la stessa Madame, difesa dall’avvocato Enrico Mario Ambrosetti, a inizio gennaio 2023 aveva condiviso su Instagram anche la propria presa di posizione. 

In un post aveva ammesso la propria colpa. 

“Sono nata e cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e delle misure della medicina tradizionale spingendosi su ricerche alternative – aveva affermato la cantante – In effetti non solo non ho eseguito prontamente il vaccino del Covid, ma non ho altri vaccini”. 

L’artista aveva, quindi, indicato come colpevole l’estremo timore dei genitori, che sarebbero prima partiti alla ricerca di una alternativa, per poi invece finire nel “girone infernale di complottismo”.

Lei, dunque, a un certo punto aveva deciso di non ascoltarli più, poiché le loro posizioni erano contrarie a ciò che la scienza esponeva. 

“Decido di tapparmi le orecchie” aveva ammesso, sia rispetto a quello che i suoi genitori pensavano sia rispetto a ciò che la televisione trasmetteva. Si era spinta però ad ascoltare le posizioni di amici e conoscenti, per poi passare ai medici stessi, tanto che sarebbe stata sul punto di prenotare la sua dose a Milano, dove vive. La madre però, a sua detta, l’aveva convinta a farlo con lei a Vicenza.

Poi Madame aveva dichiarato: “Arrivata a Vicenza capisco che la sua posizione non era cambiata, ma non glielo rimprovero”. Da qui era iniziata per lei una fase che aveva dichiarato essere “mossa da buona volontà e ipocondria”, per la quale si sarebbe sottoposta a diverse visite specialistiche, per sentirsi sempre dire di essere sana, ma sfruttando anche l’occasione per chiedere informazioni proprio in merito al vaccino, le cui opinioni erano positive.

Poi, nel momento in cui si era resa conto che “tutto ciò che dicevano i miei erano esattamente le teorie che sostenevano dei personaggi ignoranti in materia medica”, era ormai troppo tardi. 

La Questura vicentina l’aveva avvisata di essere indagata. 

La sportiva professionista Camila Giorgi (avvocato Cristian Nicotra), che è imputata assieme al padre, alla madre e ai due fratelli, non ha, invece, mai rilasciato delle pubbliche dichiarazioni in merito.

L’intera vicenda è nata da una segnalazione dell’Usl 8, che aveva individuato una quantità sospetta di vaccinazioni in due studi medici: quello di Vicenza della dottoressa Grillone Tecioiu e quello di Fara Vicentino del dottor Goepel.

Erano, quindi, scattate le indagini da parte degli investigatori della squadra mobile, che avevano raccolto intercettazioni e immagini della videosorveglianza degli studi medici. Poi i due camici bianchi erano stati tratti in arresto ai domiciliari all’inizio del 2022. Una misura annullata per entrambi, qualche mese dopo, perché non sarebbe esistito il pericolo della reiterazione del reato.