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Venezia, la Giunta approva due delibere che riguardano il personale del Comune

Pubblicato il 27 Ottobre, 2021

27.10.2021 – Nella Giunta comunale, riunitasi ieri, sono state approvate due delibere che riguardano l’autorizzazione alla sottoscrizione definitiva dell’accordo sul contratto collettivo integrativo del personale dirigenziale e non del Comune di Venezia.

“Due delibere che segnano la conclusione di una stagione negoziale lunga quasi dieci mesi – spiega l’assessore al Personale Laura Besio – e l’apertura di una nuova era all’insegna della meritocrazia e della valorizzazione dei talenti che ognuno è in grado di esprimere nel proprio lavoro. Nello specifico, per quanto riguarda il personale del comparto (circa 2.600 dipendenti), dopo ben 16 incontri di trattativa, nella notte tra il 27 e 28 luglio, in piena estate, è stata sottoscritta la preintesa economica per il periodo 2021-2025 – continua Besio. Il testo dell’accordo ha passato il vaglio delle assemblee dei dipendenti, nelle quali i partecipanti sono stati chiamati ad esprimere singolarmente il proprio voto. Ora, ottenuta la stragrande maggioranza dei consensi dei lavoratori, e ottenuta la certificazione finanziaria sulla compatibilità di bilancio, questa preintesa è destinata a trasformarsi in un contratto definitivo valido, per i prossimi cinque anni, per tutti i dipendenti comunali. La Giunta ha quindi autorizzato la delegazione trattante di parte pubblica a sottoscrivere definitivamente questo accordo”.

“Importanti le novità contenute nell’intesa” afferma l’assessore . “In primo luogo l’orizzonte temporale della sua validità: per la prima volta nel Comune di Venezia viene sottoscritto un accordo della durata di cinque anni. In un momento di grande incertezza come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da continui interventi normativi e finanziari a spot, emergenziali, in continuo cambiamento, viene offerto ai lavoratori uno scenario stabile. All’impegno, alla dedizione, al merito, alla voglia di spendersi per l’amministrazione corrisponderà, per i prossimi cinque anni, un chiaro, certo e determinabile premio economico”.

Un’altra novità è data dalle progressioni orizzontali di carriera. “Dopo 13 anni di assenza, finalmente, viene data la possibilità a tutti i lavoratori di crescere professionalmente e di progredire nella carriera. Anche in questi percorsi viene introdotta la valorizzazione del merito. A tutti viene data la possibilità di crescere, su base volontaria. Il concreto avanzamento di carriera viene assicurato ai più meritevoli: non semplicemente a chi ha più esperienza, ma a coloro che hanno riportato nell’ultimo triennio le migliori valutazioni positive. Oltre 2.000.000 di euro sono stati destinati per le progressioni di carriera. Vengono inoltre confermate le risorse per i progetti speciali (quali ad esempio i progetti sulla sicurezza urbana), per 1.200.000 di euro, che aggiunte ad altri 1.200.000 di euro per premiare la performance individuale, rappresentano più della metà delle risorse complessive che vengono destinate a premiare il merito ed il contributo effettivo dato da ciascun singolo lavoratore al raggiungimento degli obiettivi”.

“E’ il primo accordo che viene sottoscritto in attuazione del ‘Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale’ sottoscritto in data 10 marzo 2021, dal Governo, per mezzo del presidente del Consiglio Mario Draghi e del ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta – continua Besio. Il rilancio della Pubblica Amministrazione e del Comune di Venezia in particolare, si costruisce investendo sulle risorse umane: il compito della contrattazione è quello di accompagnare le sfide per il giusto riconoscimento di chi con merito lavora quotidianamente al servizio del Comune di Venezia.  Questa è proprio la nostra idea di meritocrazia: nessuna distribuzione ‘a pioggia’, ma un sistema di valutazione che riconosca l’impegno di chi lavora proficuamente ogni giorno per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini, alle famiglie e alle imprese”.

“Anche per quanto riguarda l’area della dirigenza – aggiunge inoltre l’assessore – si chiude una lunga stagione negoziale e si apre un nuovo tempo improntato alla meritocrazia e alla valorizzazione di coloro che si assumono responsabilità e sono chiamati a prendere decisioni in settori strategici dell’Amministrazione comunale”. Il 7 ottobre è stata sottoscritta la preintesa tra parti sindacali e Amministrazione comunale che riguarda tutta la dirigenza (ad oggi 46 dirigenti di cui 7 direttori di area e 6 direttori di direzione, erano 70 a inizio 2015, di cui 25 responsabili di direzioni) e che detta le regole normative ed economiche per il triennio 2021-2023. Il nuovo contratto recepisce la nuova struttura organizzativa del Comune in vigore dal primo gennaio 2021, che ha visto l’istituzione delle Aree, quali nuove unità organizzative che aggregano settori e direzioni omogenei per attività. “E proprio in coerenza con la nuova macrostruttura – dichiara l’assessore – l’accordo sottoscritto prevede una differenziazione dei livelli retributivi dei dirigenti, correlando lo stipendio riconosciuto agli stessi al livello di responsabilità ed alla complessità della struttura organizzativa diretta. Pertanto, maggiore è il grado di responsabilità che un dirigente è chiamato ad assumersi, maggiore è la retribuzione riconosciuta. Una maggiore differenziazione delle fasce retributive, dunque, e l’introduzione di una fascia di accesso più basse, per consentire un progressivo e crescente percorso di carriera ai giovani dirigenti, anche attraverso la selezione e la valorizzazione dei talenti interni. Non solo le retribuzioni vengono legate ai livelli di responsabilità e di complessità della struttura organizzativa, ma allo stesso tempo i risultati ottenuti in termini di raggiungimento degli obiettivi e di apprezzabile contributo dato all’organizzazione, vengono economicamente retribuiti anche attraverso la selezione e la valorizzazione delle eccellenze. Un’ulteriore importante novità dell’accordo per l’area della dirigenza riguarda l’instroduzione del Welfare integrativo. Questo aspetto rappresenta un’importante apertura del management pubblico a prassi ormai consolidate nel management privato”.

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