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Panchine rosse: simbolo e memoria

Via Aldo Moro: inaugurata una panchina rossa

Inaugurata in Via Aldo Moro una panchina rossa, realizzata dal Gruppo Donne di Apindustria, per denunciare il fenomeno del femminicidio e riflettere sul valore della vita.

Pubblicato il 30 Giugno, 2020

Da oggi i giardini di via Aldo Moro (zona Brescia 2) sono ancor più belli e civili. Alle 18.30 è stata inaugurata alla presenza dell’assessore alle Pari Opportunità Roberta Morelli, della presidente di Apindustria Donne Emanuela Colosio e di diversi cittadini una panchina dipinta di rosso, realizzata dal Gruppo Donne di Apindustria, per denunciare il fenomeno del femminicidio e riflettere sul valore della vita.

Un progetto… Comune

Panchine rosse per la città, nel centro come nelle periferie, posizionate in luoghi significativi. Un progetto del Comune di Brescia realizzato in collaborazione con i Consigli di Quartiere, gli Enti, le Associazioni e i Gruppi che rappresentano il tessuto sociale della “Leonessa d’Italia” e pensato come capace di andare oltre ogni differenza e appartenenza. Un progetto condiviso, pensato per fare memoria, per testimoniare, ma anche per riflettere ed educare e, se ancora ce ne fosse bisogno, per ribadire che c’è bisogno di una attenzione continua al fenomeno della violenza sulle donne.

Perché la panchina rossa?

Rossa, come il colore del sangue, la panchina indica il posto occupato da tutte le donne che, portate via dalla violenza e dall’odio, non ci sono più. Tanti, troppi casi che ancora oggi riempiono le pagine di cronaca nera nel nostro Paese, che testimoniano la violenza maschile sulle donne. La panchina rossa allora è un segno capace di mettere insieme e riunire: questo è in sintesi un simbolo, seguendo l’etimologia della parola. Come una chiave, ogni simbolo è capace di condurci, senza usare parole, a “leggere” i multiformi messaggi trasmessi dal sociale e dall’esperienza quotidiana. Un simbolo per risvegliare le coscienze: vigilare in fondo è un nostro dovere.

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