Pubblicato il 10 Febbraio, 2022
Raccontare e ricordare, anche partendo dalle scuole, il dramma di italiani per troppo tempo dimenticati, protagonisti loro malgrado di una delle pagine più buie della nostra storia. Il Comune di Venezia ha dato il via oggi, giovedì 10 febbraio, alle iniziative previste per il Giorno del Ricordo. In piazza Martiri delle Foibe, a Marghera, si è tenuta la cerimonia di deposizione della corona d’alloro sul monumento in onore delle vittime e degli esuli dell’Istria, della Venezia Giulia e della Dalmazia. A seguire, al Teatro del Parco alla Bissuola, la cerimonia cittadina dedicata agli studenti delle scuole con la presentazione dello spettacolo “Passi”, che racconta la storia dell’esule olimpionico Abdon Pamich.
A coordinare i due momenti, per l’Amministrazione comunale, la presidente del Consiglio Ermelinda Damiano. Alle celebrazioni ha partecipato il presidente del comitato di Venezia dell’Associazione Nazionale Giulia e Dalmazia (A.N.V.G.D.), Alessandro Cuk. Presenti, inoltre, l’assessore alla Mobilità Renato Boraso, il presidente della Municipalità di Marghera Teodoro Marolo e quelli di Venezia Murano Burano, Marco Borghi e di Mestre Carpenedo, Raffaele Pasqualetto. Sono intervenuti, tra gli altri, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e Giuseppe Viola, dirigente della Prefettura di Venezia.
Dopo la deposizione della corona, protagonisti sono stati alcuni alunni dell’istituto comprensivo “Grimani” di Marghera che hanno letto delle poesie dedicate al Giorno del Ricordo. “Ringrazio anche a nome del sindaco Luigi Brugnaro tutti coloro che rendono possibile questa giornata e che hanno collaborato alla preparazione di tante iniziative, in programma in questo mese, legate al Giorno del Ricordo”, ha detto la presidente Damiano. “Oggi, come ogni giorno, è nostro dovere storico, morale e civico fissare nella memoria il ricordo di coloro che hanno vissuto gli anni bui delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata. Persone che con dignità silenziosa hanno difeso fino alle estreme conseguenze la propria identità”.
Molto toccante la rappresentazione di “Passi”, messo in scena in mattinata al Teatro del Parco per gli studenti, con una replica serale aperta alla cittadinanza. L’opera scritta e interpretata da Marco De Rossi racconta la storia di Abdon Pamich, atleta e marciatore italiano alle Olimpiadi di Tokyo del 1964, che si incrocia con quella dello stesso Pamich, ragazzo quattordicenne che nel 1947, costretto all’esodo, scappa dalla città di Fiume per arrivare in Italia e vivere da profugo. “Quella di Abdon Pamich – ha sottolineato Cuk, ringraziando il Comune di Venezia per gli eventi organizzati per il Giorno del Ricordo – è una storia simbolo dell’esodo giuliano dalmata. Il racconto di tanti italiani che hanno dovuto ricominciare da zero per tornare a vivere. Venezia, con i suoi tre centri di accoglienza in centro storico e uno in terraferma, ha accolto molti esuli. Ma ci sono voluti degli anni per recuperare e ritornare, pian piano, ad una vita normale”.
“È stato importante – ha ripreso Damiano – il coinvolgimento delle scuole e degli studenti in questa giornata e negli appuntamenti del mese del Ricordo. Faranno anche loro da testimoni, nel futuro, a una tragedia immane della nostra storia che non va dimenticata”.
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