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maltrattamenti

Il violentatore della Garbatella ha le ore contate: indagini vicine alla svolta

Pubblicato il 4 Ottobre, 2022

La Garbatella, popoloso quartiere di Roma, è ancora sotto choc per l’aggressione ai danni di una donna 44enne avvenuta lo scorso 30 settembre in via Valignano.

Gli inquirenti, avvalendosi delle immagini di videosorveglianza, si stanno concentrando su un uomo che quella sera indossava un giubbotto rosso.

Secondo Il Corriere della Sera gli investigatori conoscono le fattezze dell’uomo e le stanno comparando con i volti di altri censurati presenti nel database per risalire alla sua identità.

Violentatore della Garbatella, si fa strada l’ipotesi di un maniaco seriale

Gli investigatori hanno trovato un pezzo di guanto in lattice dell’aggressore, da cui stanno provando ad isolare il DNA dell’uomo, nell’auto della donna violentata.

Inoltre ci potrebbero essere delle impronte digitali dell’aggressore sul telefono della donna, nel tentativo di strapparglielo di mano.

Proprio il fatto che l’uomo indossasse i guanti lascia pensare che la sua è stata un’azione premeditata, quindi non si esclude la pista del violentatore seriale.

O forse l’uomo era partito con l’idea di commettere una rapina e poi, vedendo la donna sola, ha deciso di stuprarla.

Le dinamiche della terribile violenza

La 44enne stava trascorrendo la serata in un ristorante del posto e, dopo cena, si era offerta di andare a prendere l’auto poiché stava piovendo così da non far bagnare le amiche.

L’uomo, appostato fuori al locale, quando l’ha vista uscire ha messo in atto il suo piano criminale e l’ha colpita con un violento pugno allo stomaco e anche questo potrebbe essere stato un gesto premeditato per impedirle di urlare e che consolida l’ipotesi di un maniaco seriale.

I passanti hanno iniziato ad urlare mettendo in fuga l’uomo e le amiche, preoccupate del fatto che la donna ancora non tornava, sono andate a controllare ritrovandola sotto choc vicino alla sua auto.

La 44enne è stata poi portata e ricoverata in ospedale e ha raccontato agli inquirenti di essere stata aggredita da un uomo con un giubbotto rosso, la pelle olivastra e l’accento straniero.

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