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Vittoria: arrestate 5 persone per furti d’auto, ricettazione e detenzione di armi

Pubblicato il 20 Maggio, 2021

Il lavoro sinergico della squadra mobile di Ragusa, del commissariato di Vittoria e della Polizia Stradale di Ragusa ha portato all’arresto di 5 persone a Vittoria nella giornata di mercoledì.

D.M.A, D.M.S., S.G., G.R., L.M., sono le iniziali delle persone coinvolte, già con diversi precedenti, responsabili a vario titolo di una sequela di furti aggravati in concorso, riciclaggio e illecita detenzione e porto di armi in concorso. La misura cautelare ha riguardato anche un pluri pregiudicato già arrestato nello scorso mese di dicembre e tuttora detenuto per detenzione illegale di armi.

Tra settembre 2019 e la fine del successivo mese di novembre 2019, nel territorio della provincia Iblea si erano registrati una serie di furti di piccole utilitarie, soprattutto Fiat Panda, Fiat 500 e Lancia Y. L’attività investigativa ha portato alla luce un meccanismo criminoso che ha evidenziato una perfetta sinergia tra ricettatori e materiali esecutori dei furti, in quanto le autovetture o i pezzi delle stesse, rinvenuti nella disponibilità di alcuni dei soggetti arrestati, sono risultati provento delle attività furtive. Le evidenze investigative hanno permesso di acclarare una abitualità nella commissione dei furti, resa evidente dalla capacità di smontaggio dei veicoli nella disponibilità degli arrestati e nella successiva sostituzione dei telai e delle targhe.

I malviventi avevano messo a segno i numerosi colpi, mediante un comprovato metodo che costava nell’utilizzo del cosiddetto “mezzo fraudolento” ricorrendo all’uso di una centralina OBD per la decodifica delle chiavi di accensione delle autovetture da asportare, che permetteva loro di mettere in moto i veicoli in un tempo di circa 10-15 secondi.

I furti delle autovetture, poi rivendute a pezzi ai maggiori ricettatori della zona di Vittoria, permetteva al gruppo lauti guadagni. L’indagine ha permesso di rinvenire diverse autovetture rubate che, in attesa di essere cannibalizzate, erano state nascoste all’interno di un capannone di proprietà di uno degli arrestati.

Inoltre, due degli arrestati, sono stati anche denunciati per detenzione abusiva di armi, in quanto nel corso delle perquisizioni eseguite all’atto dell’esecuzione delle misure, sono stati trovati in possesso di una spada della lunghezza di cm.100 circa con lama affilata ed acuminata, 5 cartucce cal. 38 ed una carabina ad aria compressa cal. 4,5.

I destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare, dopo Le formalità di rito presso la Questura di Ragusa, sono stati tradotti in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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