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Vittorio Veneto, al via la XIX Settimana Sociale della diocesi

Pubblicato il 21 Febbraio, 2022

Da oggi 21 poi il 23 e 25 febbraio. Il tema affrontato: “Finanza: tra profitto e bene comune”. Tra i relatori, anche l’economista Luigino Bruni

21.2.2022 – Ogni anno, dal 2003, nel mese di febbraio, nella diocesi di Vittorio Veneto si celebra la Settimana Sociale, che si articola normalmente in alcune serate di approfondimento su questioni di rilevanza sociale, politica ed economica.

È organizzata da un Comitato di circa venti persone, rappresentanti delle realtà del territorio che promuovono l’iniziativa: Pastorale sociale, Pastorale giovanile, Azione Cattolica, ACLI, Movimento dei Focolari, settimanale diocesano L’Azione, Istituto diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei santi”, UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti), centro culturale “G. La Pira”.

Quest’anno la Settimana Sociale, che è giunta alla XIX edizione, si terrà dal 21 al 25 febbraio ed affronterà il tema: La finanza, tra profitto e bene comune.

Questo il programma delle tre serate (vedi volantino allegato).

Lunedì 21 febbraio, ore 20.45, auditorium Toniolo (in presenza, con green pass):

Finanza nell’economia di Francesco

Relatori: il prof. Luigino Bruni, direttore scientifico Economy of Francesco, Università LUMSA, e il prof. Alberto Lanzavecchia, Università degli studi di Padova

Mercoledì 23 febbraio, ore 20.45 (solo on line: sul sito de La Tenda Tv)

I nodi della finanza

Relatori: la prof.ssa Simona Beretta, Università Cattolica del Sacro Cuore e il prof. Luca Fantacci, Università Bocconi

Venerdì 25 febbraio, ore 20.45 (solo on line: sul sito de La Tenda Tv)

Una finanza sostenibile?

Relatore: Carlo Antiga, presidente Banca Prealpi San Biagio, Andrea Baranes, vicepresidente Banca Etica, Loris Sonego, presidente Banca della Marca

«Il tema della finanza – spiega don Andrea Forest, coordinatore del comitato organizzatore delle Settimane Sociali diocesane – è oggi sempre di attualità: dalle grandi programmazioni dello statista di turno alla più elementare gestione dei risparmi familiari, dalle grandi società per azioni alle piccole partite Iva, gli strumenti finanziari giocano sempre ruoli fondamentali sul piano economico, che spesso si traducono in garanzie più o meno accreditate riguardo alla stabilità della propria vita e alla serenità con cui si guarda al futuro».

Dopo anni di crisi economica, la finanza ha mostrato il lato peggiore di sé: invece di essere una risorsa per investire su crescita e distribuzione della ricchezza, è diventata in diverse occasioni il contesto del sotterfugio e talora della frode, con il solo obiettivo di accrescere il patrimonio dei più competenti (e competitivi) a discapito dei meno accorti, immettendo in circolo prodotti di carattere speculativo che hanno destato forti perplessità. La finanza, invece, dovrebbe rappresentare il punto di incontro tra chi ha necessità di capitali per le proprie attività e chi ha una momentanea disponibilità di denaro e, in questo senso, dovrebbe innescare meccanismi virtuosi a vantaggio non solo dei singoli, ma soprattutto del bene complessivo della società, fino a quell’orizzonte più globale del cosiddetto “bene comune”, il bene di tutti i popoli, di tutti gli uomini, di tutto il creato, per uno sviluppo davvero integrale.«L’argomento è così complesso – spiega ancora don Forest – che necessiterebbe di spazi di approfondimento ben più adeguati, toccando le questioni più varie e scomode… La Settimana Sociale diocesana vorrebbe quest’anno aiutarci a sollevare il velo su questi argomenti ed offrire qualche sollecitazione per passare dal paradigma di un sistema finanziario orientato principalmente al profitto, a proposte e scelte di più marcata levatura etica. Partendo da una lettura storica di come l’elemento finanziario sia diventato sempre più determinante, Luigino Bruni e Alberto Lanzavecchia cercheranno di condividere una riflessione anche alla luce dell’esperienza di Economy of Francesco (prima serata); per poi addentrarci in modo critico sui nodi più problematici (seconda serata) e condividere alcune linee di fondo per una finanza capace di sostenibilità e generativa di buone prassi (terza serata)».

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