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Vittorio Veneto, Palazzo Todesco riapre alle mostre. Sabato 5 giugno verrà inaugurata «Invisibile». Riparte anche «Vittorio Sessanta Settanta», sospesa per la pandemia

Pubblicato il 31 Maggio, 2021

31.5.2021 – «Il lento ritorno alla normalità, con la pandemia che attenua la sua morsa, significa anche ripartenza per il mondo della cultura e per le attività ad essa collegate». Con queste parole, l’Assessore Antonella Uliana, che proprio della Cultura ha il referato, saluta la riapertura al pubblico di Palazzo Todesco. Dopo l’inaugurazione a Palazzo Minucci della mostra dedicata a Lorenzo Da Ponte, torna visitabile anche «Vittorio Sessanta Settanta», che racconta la storia di Vittorio Veneto durante il decennio del «miracolo italiano», passando poi per quello dei cosiddetti «anni di piombo».

Un viaggio nel tempo compiuto attraverso preziosi scatti inediti tratti dall’Archivio fotografico “Alfredo Marin”. «La mostra – spiega Uliana – era stata inaugurata il 10 ottobre scorso, in occasione dell’intitolazione delle sale di Palazzo Todesco ai fotografi Alfredo Marin e Giulio Marino ma, dopo sole tre settimane, l’esplosione della pandemia ci aveva obbligato a chiuderla per rispettare le normative igienico sanitare adottate a tutela della salute pubblica.

‘’Vittorio Sessanta Settanta’’ è un progetto nato dalla volontà comune dell’Amministrazione cittadina e della Fondazione Minucci. Non sarà però la sola iniziativa che Palazzo Todesco ospiterà in questo periodo. Sabato 5 giugno verrà infatti inaugurata ‘’Invisibile’’». Anche in questo caso si tratta di una mostra fotografica, ideata e organizzata dall’associazione «Inquadra». In esposizione saranno le opere di 19 fotografi impegnati a raccontare con le immagini ciò che è invisibile. Una sfida che sembra quasi un paradosso: come è possibile fotografare l’invisibile? La fotografia è di per sé stessa scrittura di luce, che rende manifesto il mondo intorno a noi. Diciannove i fotografi di «Inquadra», per molti mesi hanno indagato con i loro scatti il significato stesso di del termine «invisibile», declinandolo secondo la propria sensibilità̀.

«Il risultato – spiega Uliana – sono altrettante riflessioni fotografiche che ci parlano del non-visibile. Perché́ non sempre ciò̀ che è invisibile a noi lo è anche per gli altri». Forse, in fondo, il ruolo dell’arte è anche questo: renderlo visibile. «Invisibile» è organizzata con la collaborazione della Fondazione Minuccio Minucci e il supporto del Comune di Vittorio Veneto. Inquadra è un’associazione dell’alto trevigiano con oltre 15 anni di vita, formata da persone che credono che lo scambio di idee e conoscenze sia sempre occasione di crescita. Per questo organizza iniziative aperte a tutti, dalle serate di proiezioni fotografiche agli incontri con fotografi, dall’organizzazione di eventi e workshop alle mostre fotografiche. Entrambe le mostre saranno visitabili da sabato 5 giugno fin

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