Pubblicato il 14 Dicembre, 2020
Forse neanche l’ispettore Callaghan, magistralmente interpretato nel film da Clint Eastwood, potrà mai far luce sulla vera identità di “Zodiac”. Forse non sapremo mai chi sia il serial killer che imperversò a San Francisco verso la fine degli Anni Sessanta e fece, almeno quelle riconosciute ufficialmente, cinque vittime. E’ probabile che “Zodiac”, l’assassino che mise paura all’America, sia già morto.
Ma dopo 51 anni, una squadra di informatici è riuscita a svelare il messaggio cifrato del serial killer inviato agli investigatori. La lettera di 340 caratteri che venne inviata nei giorni dei crimini al quotidiano San Francisco Chronicle è stata oggetto di studi, interpretazioni e tentativi di decrittarla. Invano.
Fino a che un appassionato di web, David Oranchak, un matematico, Sam Blake e un ingegnere informatico, Jarl Van Eycke, hanno finalmente risposto al mistero durato mezzo secolo. Nel messaggio c’è scritto: “Spero che vi stiate divertendo molto a cercare di catturarmi. Non ho paura della camera a gas perché mi manderà in Paradiso molto, prima perché ora ho abbastanza schiavi pronti a lavorare per me”. Un messaggio inquietante che non avrà seguito. Sono passati così tanti anni che gli inquirenti hanno escluso la possibilità che “Zodiac” sia ancora in vita.
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