E’ stata eseguita l’autopsia sul corpo di Vincenzo Carrubba, l’operaio agricolo di 38 anni morto il 27 gennaio tra le campagne di Marina di Acate: ad ucciderlo un arresto cardiocircolatorio.
A ritrovare il corpo senza vita dell’uomo, sposato e padre di 2 figli piccoli, in un lago artificiale per l’irrigazione profondo 15 metri e capace di contenere fino a 240.000 metri cubi di acqua, erano stati i sommozzatori dei Vigili del Fuoco dopo oltre cinque ore di ricerche. L’esame autoptico ha, quindi, escluso il decesso per annegamento, ma gli inquirenti sono ancora al lavoro per chiarire l’esatta dinamica di quanto successo e che i requisiti minimi di sicurezza fossero rispettati. Intanto nel registro degli indagati è stato iscritto, come atto dovuto, il nome di uno dei responsabili dell’azienda alle cui dipendenze era l’operaio.
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