Per delega del Procuratore della Repubblica si comunica che, al termine di una complessa attività investigativa, coordinata dalla Sezione Seconda della Procura della Repubblica di Napoli, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha dato esecuzione, nella giornata odierna, a un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli per i delitti di associazione per delinquere e di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
In particolare, a seguito di una segnalazione del Ministero della Cultura, erano svolte indagini all’esito delle quali venivano raccolti gravi indizi di reato in ordine ad un meccanismo fraudolento in base al quale il titolare di un esercizio di commercio all’ingrosso di computer e la moglie:
All’organizzazione sopra descritta, ricostruita dalla polizia giudiziaria sulla scorta di perquisizioni informatiche ed accertamenti bancari, avrebbero preso parte anche altre persone, con il compito di procacciare soggetti, titolari del buono, con i quali avrebbero condiviso la parte residua del valore dello stesso.
L’attività illecita avrebbe permesso, attraverso la conversione in denaro, non consentita, del contributo pubblico, di conseguire il rimborso di oltre 3.300 voucher 18App (intestati a beneficiari residenti in tutto il territorio nazionale), cagionando al Ministero della Cultura un danno superiore al milione e mezzo di euro.
Nella medesima ordinanza è stato disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, della somma complessiva di oltre 1.500.000 euro sui beni mobili e immobili di pertinenza degli indagati.
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