Con un post sui social, Alessandro Orsini ha annunciato la decisione che ha preso. Orsini, era finito al centro del dibattito pubblico e di alcune polemiche immediatamente dopo lo scoppio della guerra in Ucraina; il professore era stato tra i pochi esponenti del mondo accademico, e non, a non condannare l’attacco russo, posizione che gli aveva procurato forti critiche e anche, l’allontanamento dalla tv per qualche tempo.
Bianca Berlinguer aveva ‘imposto’ alla Rai – facendo appello al servizio pubblico delle reti nazionali – la sua presenza a CartaBianca e lo stesso ha fatto ora con il nuovo programma su Mediaset nonostante le tante polemiche e liti in tv causate proprio da Orsini. Proprio nel salotto di Bianca Orsini, pochi giorni fa, si è lasciato andare a delle considerazioni sul conflitto che sta martoriando il Medio Oriente. “Israele non può debellare il terrorismo e non può debellare Hamas”.
“Le caratteristiche di Gaza e del terrorismo in Palestina sono tali per cui Israele non ha questa possibilità. Il terrorismo non è nemmeno a Gaza o in Libano: è nei territori occupati, è lì che si riproduce a livello psicologico e cultural. Non dico che Israele non debba esistere, ma Israele si deve ritirare dai territori occupati: se li lascia, continuerà a esistere”.
Parole anticipatorie erano arrivate da Twitter, dove scriveva: “Lo sterminio di un popolo sarà sempre possibile fino a quando ci saranno persone come Netanyahu”. Lo stesso Netanyahu, dopo l’attacco di Hamas, ha annunciato che presto l’esercito israeliano entrerà a Gaza. Critiche bipartisan sono piovute su Orsini costretto, ora, a prendere una decisione: “In Italia non ho più futuro né un progetto”, ha annunciato su Facebook. Come dire: è pronto ad andarsene.
Il post continuava così: “La mia carriera accademica è stata letteralmente distrutta. Vorrei rispondere a coloro che dicono che avrei detto le cose che ho detto sull’Ucraina e la Palestina per avere un ritorno personale invocando il mio licenziamento. In Italia non ho più un futuro e progetto la mia fuoriuscita dal mio amato Paese ormai da tempo, al momento opportuno, compatibilmente con i tempi legati ai bisogni della mia famiglia illuminata da un bimbo meraviglioso”.
Orsini ha concluso il suo post lamentando ingiustizie e angherie subite dal mondo accademico, quindi è pronto a ritirarsi definitivamente e trasferirsi altrove: “Nel mondo accademico italiano, sono sottoposto a una quantità impressionante di ingiustizie, di angherie e di vendette personali e istituzionali per le mie analisi sulla guerra a tutela dell’interesse nazionale del mio Paese, tutti i giorni della mia vita. Molte altre vendette e ritorsioni mi attendono nell’università italiana.
Il sistema universitario italiano mi sta semplicemente fornendo una quantità impressionante di incentivi a trasferirmi in un altro Paese con minacce dirette e indirette alla carriera, alcune delle quali già eseguite. Per il resto, grazie a tutti coloro che mi vogliono bene e che mi sostengono e che si sono iscritti al mio canale youtube (85.000 iscritti: grazie di cuore)”.
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