Anche la Ugl di Catania aderisce a Non possiamo tacere, il documento promosso in occasione delle elezioni

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C’è anche la Ugl di Catania tra le realtà associative e sindacali del territorio etneo che hanno sottoscritto il documento “Non possiamo tacere”, promosso in vista delle elezioni del 25 settembre 2022 da un gruppo di fedeli laici in collaborazione con l’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro dell’Arcidiocesi di Catania. Un testo condiviso dal sindacato guidato dal segretario territoriale Giovanni Musumeci, che mira ad accendere i riflettori sulla campagna elettorale in corso attraverso le proposte della società civile.

Con il passare del tempo il divario tra la politica ed il cittadino è sempre più marcato al punto tale da tradursi, di recente, in un dilagante astensionismo ed in una disaffezione rispetto ai temi che riducono drasticamente il perimetro della partecipazione e della democrazia – evidenzia Musumeci –. Davanti a questo fenomeno non si può di certo rimanere indifferenti e come Ugl, dopo aver lanciato nei giorni scorsi un monito ai partiti per la scelta di candidati locali, parzialmente accolto, abbiamo sentito il dovere di sottoscrivere la nota diocesana che non guarda solo al presente, ma soprattutto al futuro. Tra meno di un mese, noi elettori, saremo chiamati a partecipare ad un importantissimo e singolare appuntamento come quello del rinnovo congiunto delle due Camere nazionali e dell’Assemblea regionale siciliana con l’elezione del presidente della Regione. In un colpo solo cambierà la filiera politico-amministrativa da Palermo a Roma e non si può sicuramente essere indifferenti rispetto alla grande opportunità che ci viene data. Il testo ‘Non possiamo tacere’ ricorda alcune emergenze che interessano da vicino la città di Catania e la sua area metropolitana, chiedendo un preciso impegno a tutte le forze politiche. Riteniamo importante a questo punto che queste prendano ufficialmente in carico non con promesse, ma con fatti reali e tangibili, tutte le proposte inserite nel documento. Auspichiamo, quindi, l’organizzazione di un momento di confronto aperto e schietto con chi, dalla parte dei partiti ha voglia di smettere i panni di quella politica autoreferenziale, che fino ad oggi ha prodotto più danni che benefici, rimettendosi in cammino insieme al popolo per la risoluzione dei tanti problemi che attanagliano la società. Siamo fiduciosi perché questo finalmente possa accadere, dato che abbiamo davvero bisogno di interlocutori politici attenti e più vicini alle esigenze della comunità”.

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Redazione Catania 2

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