Centrale della droga in Via Zimbalo. Arrestati per spaccio due leccesi

Avevano trasformato una ex falegnameria in una centrale della droga e per questo sono stati arrestati per spaccio. Continua l’incessante attività delle forze dell’ordine salentine contro la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti e, dopo gli episodi dei giorni scorsi terminati con altri individui arrestati per spaccio, ecco un’importante operazione nel capoluogo salentino. Nel pomeriggio del 7 aprile scorso, infatti, gli agenti in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Lecce hanno chiuso il cerchio attorno a Danilo Ferreri, 52enne, e Gabriele Marra, 25enne, entrambi leccesi e arrestati per spaccio in flagranza di reato poiché responsabili, in concorso tra loro, di detenzione finalizzata alla cessione a terzi di sostanza stupefacente. Nello specifico è stato trovato nella loro disponibilità più di 760 grammi di eroina; poco più di 20 grammi di cocaina; 275 grammi di marijuana e 13 grammi di hashish. L’importante operazione di Polizia Giudiziaria, finalizzata alla repressione dei reati inerenti al traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, è stata eseguita dalla Squadra Mobile di Lecce in collaborazione con il personale della Squadra Cinofili della Polizia di Frontiera di Brindisi, conduttori dei cani antidroga “Udor” e “Yaki”. Nel corso di servizi di pattugliamento sul territorio, volti al contrasto del fenomeno del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti, si era accertato che il pluripregiudicato Ferreri, personaggio noto poiché già in passato era stato tratto in arresto per analoghi reati, gestiva, in zona San Pio, un fiorente mercato di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolar modo verso persone che giungevano dai comuni della provincia di Lecce. Considerato ciò, sono stati organizzati dei servizi di osservazione che hanno consentito di accertare la presenza di Ferreri insieme a Marra, i due poi arrestati per spaccio, in via Zimbalo, nello stesso locale in cui era presente una vecchia falegnameria e dove Ferreri era già stato arrestato nel 2009 dalla stessa Squadra Mobile e per la stessa tipologia criminosa. Qui, si era notato che nella fascia oraria tra le 10 e le 14 vi era un continuo via vai di soggetti, alcuni dei quali già noti per i loro trascorsi di tossicodipendenza.  

Arrestati per spaccio due leccesi, il dettaglio dell’operazione

Si è così ritenuto opportuno di intensificare i servizi di osservazione, pedinamento e controllo, sino al momento dell’intervento effettuato nella mattinata del 7 aprile in cui al termine dell’operazione si è arrivati ai due arrestati per spaccio. Si è notato, infatti, un uomo di circa 45/50 anni che entrava insieme a Ferreri nei locali tenuti sotto osservazione, mentre Marra restava a controllare dall’esterno. Pochi istanti dopo, l’uomo si congedava e dopo averlo pedinato per un tratto di strada veniva fermato per un controllo di Polizia. Quest’ultimo è stato trovato in possesso di un involucro di cellophane contenente eroina per circa 5 grammi e, pertanto, è stato segnalato amministrativamente come assuntore. Atteso tale riscontro si è deciso di intervenire in via Zimbalo per effettuare una perquisizione ai due poi arrestati per spaccio. Nelle tasche di Ferreri è stata trovata la somma di 1.800 euro, mentre all’interno del laboratorio è stata trovata e sequestrata una busta in cellophane con all’interno altri 5.200 euro in banconote di piccolo taglio, già suddivisi in tre distinti pacchetti di denaro, palesando tre diverse destinazioni per tali somme. Sono state inoltre effettuate operazioni di perquisizione e ricerca con le unità cinofile della Polizia di Frontiera di Brindisi in tutti quegli altri luoghi nella disponibilità dei due arrestati per spaccio, procedendo al sequestro di notevole materiale d’interesse probatori, tra cui: un bilancino elettronico di precisione ancora intriso di eroina; un barattolo contenente mannite; buste in cellophane trasparente utilizzate per il confezionamento; due confezioni in cellophane termosaldate, contenente circa 2 grammi di Marjuana; quattro confezioni in cellophane termosaldate contenente eroina per un peso di circa 6,5 grammi; un sacchetto in cellophane termosaldato, contenente sostanza in parte solida e in parte in polvere per un peso di circa 10,30 grammi eroina suddiviso in 10 confezioni in cellophane singolarmente termosaldate; un piccolo sacchetto in polietilene contenente 19 cipollette in cellophane termosaldato contenente 10.9 grammi lordi di cocaina. All’interno di una scatola, inoltre, è stata trovata altra sostanza stupefacente così suddivisa: una busta in cellophane trasparente contenete circa grammi 100 grammi di eroina già suddivisa in 22 dosi; 4 confezioni in cellophane nastrato con nastro carta, contenente Marjuana per un peso di circa 247 grammi lordi; un sacchetto in cellophane trasparente marjuana, per un peso di circa 26 grammi già suddiviso in 17 dosi singole in cellophane termosaldato; un sacchetto in cellophane contenente circa 85 grammi di eroina, già suddivisa in 18 dosi singole in cellophane termosaldato; 7 confezioni singole con pellicola trasparente con circa 13,6 grammi di hashish; una confezione unica sigillata contenente circa 10.6 grammi di cocaina; 11 involucri contenenti circa 561,10 grammi di eroina; un bilancino elettronico di precisione intriso di eroina. Al termine delle operazioni di Polizia, tenuto conto dei riscontri oggettivi, visto l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente sequestrata, i due sono stati arrestati per spaccio e, come disposto dal P.M. di turno, Ferreri è stato associato presso la Casa Circondariale Borgo San Nicola, mentre Marra, in virtù del suo status di incensurato, è stato posto agli arresti domiciliari.