Avellino – In 24 ore sembra risolto il mistero del falso allarme bomba alla sede della Cisl di Avellino: i carabinieri hanno identificato il 50enne che avrebbe effettuato la telefonata al loro centralino annunciando di avere depositato una valigia contenente tritolo negli uffici dell’organizzazione sindacale, che si trova al primo piano di un palazzo in via Carlo del Balzo. Aveva affermato di far parte della “falange armata”, ora dovrà rispondere di procurato allarme. La telefonata è partita da una cabina telefonica, gli impianti di video-sorveglianza e l’esperienza degli inquirenti hanno consentito di risolvere rapidamente il mistero, sulla cui matrice realmente eversiva nessuno aveva creduto fin dal primo momento. L’ipotesi del mitomane si è rilevata fondata. Intanto, in serata, i carabinieri sono stati costretti a svolgere sopralluoghi e controlli anche nelle sedi della Cgil e della Uil, perché il 60enne aveva lasciato intendere che aveva depositato altrettante valige piene di tritolo anche in quegli uffici.
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