Esordisce così Silvio Berlusconi.
Con addosso un abito scuro di ordinanza e seduto alla propria scrivania, il Cavaliere sottolinea come “su questa piattaforma i ragazzi sono oltre 5 milioni e il 60% ha meno di trent’anni”.
“Soffro di un poco di invidia ma mi faccio ugualmente tanti complimenti… Per questo ho voluto aprire questo canale, per parlare dei temi che più stanno a cuore a Forza Italia e a me e vi riguardano da vicino. Discuteremo del vostro futuro, Vi racconterò di come voglio rendere l’Italia un Paese che possa dare nuove opportunità e dove realizzare i vostri sogni, e e i punti del programma di Forza Italia che vi riguardano da vicino. A presto e ancora ciao. Su TikTok”, saluta Berlusconi e accompagna le sue parole ondeggiando visibilmente.
Anche Renzi punta sull’ironia.
prima di sottolineare che “la campagna elettorale porta tutti noi a voler trovare dei nuovi canali alternativi per dialogare e discutere”.
Allusioni scherzose ad alcune delle sue gaffe: “Per molti di voi io sono un esperto di First reaction shock o di Shish, linguaggi quasi più complessi del corsivo”.
E poi un riassunto biografico: “Altri mi conoscono come ex presidente del Consiglio, il più giovane della storia repubblicana, ma soprattutto come sindaco della città più bella del mondo, Firenze. Altri magari non conoscono pagine che sono state fondamentali per la mia vita: essere stato arbitro di calcio o capo boyscout”.
“Quello che è fondamentale è che io sono stato e sono soprattutto un politico, uno che crede nella politica. E se vi va, qui ci siamo”, conclude il leader di Italia Viva, che questa sera alle 20 inizia la sua campagna elettorale da Firenze, al Palazzo dei Congressi, un luogo simbolico dove, 14 anni fa, lanciò da outsider la sua candidatura a sindaco.
Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Carlo Calenda hanno già da tempo fatto il proprio ingresso nel social degli under 30. “Benvenuti. io ci sono anni”, rivendica il leader leghista. Oggi è la volta di Silvio Berlusconi, Matteo Renzi, Giovanni Toti (con i suoi post “TikTotik”) e del Pd che affida ad Alessandro Zan, padre della proposta di legge contro l’omotransfobia, la propria prima uscita.
Intanto, per il Cav è subito successo. Il suo video, a metà giornata, incassa quasi 300mila like, quasi 18mila commenti e 64mila retweet.
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