Il fruttivendolo offre la propria moglie ai clienti per affrontare le crescenti bollette. “Ho urgente bisogno di denaro, per favore aiutami. Lei è affascinante, se sei interessato, puoi averla.” L’uomo, un sessantenne residente a Civita Castellana, è stato incriminato per sfruttamento della prostituzione in quanto ha proposto i servizi sessuali della moglie ai propri clienti.
Le investigazioni hanno avuto inizio nel 2018 e il procedimento legale è in corso presso il Tribunale di Viterbo. Secondo diverse testimonianze, l’ambulante avrebbe fatto molte proposte, alcune delle quali riguardavano atti sessuali coniugali, mentre altri testimoni hanno negato tali interazioni. Alcuni hanno attestato che l’ambulante avesse difficoltà finanziarie e cercasse aiuto monetario attraverso scambi di beni, come frutta e verdura, come ricompensa per i prestiti. Tuttavia, lo stesso testimone aveva dichiarato tre anni fa che l’uomo di 61 anni gli aveva fatto avances sessuali nei confronti della moglie.
Un commerciante di frutta e verdura avrebbe proposto la sua moglie ai clienti del suo banco di vendita, secondo quanto affermato da un testimone. Tra le testimonianze raccolte, vi è chi ha confermato questi eventi, anche se in un’occasione soltanto: “Ho pagato 50 euro e ho avuto un rapporto sessuale con la moglie”. Dopo quel momento, “sono andato a comprare della frutta e lui mi ha lasciato il suo numero di telefono”. Qualche giorno dopo, “l’ho chiamato perché dovevo acquistare degli asparagi”. Durante quella serata, si fermò per cena: “Non ricordo se quella stessa sera o in un altro momento ho avuto un rapporto sessuale con la moglie. Lui affermava di avere problemi a pagare le bollette, così gli ho dato 50 euro”.
Il fruttivendolo avrebbe coinvolto la sua consorte in affari con i clienti, secondo quanto riportano altre testimonianze. Un’altra persona che frequentava il banco del fruttivendolo di 61 anni ha confermato le pressanti richieste di denaro fatte dal venditore ambulante. L’individuo si era recato presso l’abitazione del commerciante per procurarsi della cicoria di campagna. Come ha dichiarato lo stesso testimone, stanco delle continue richieste di denaro, è stato costretto a interrompere ogni rapporto con lui: “Mi avevano avvertito che non era una persona affidabile”. La prossima udienza è fissata per il 12 dicembre, durante la quale saranno ascoltate ulteriori testimonianze da parte dell’accusa, mentre inizieranno le prime dichiarazioni della difesa.
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