Si alzano la mattina, magari dopo una notte insonne, sapendo che la giornata sarà ancora più lunga. E dura. Tra pianti, pannolini e poppate ogni tre ore. Un’età adulta arrivata giusto all’esordio del tempo fisiologico per la maternità. Tanto prematura da spazzare via quell’adolescenza cui tutte le ragazze non dovrebbero rinunciare.
In gran parte sono mamme di figli non voluti.
Solo nell’ultimo anno, i neonati messi al mondo da minorenni sono stati 226 secondo i dati diffusi a Roma dall’azienda Organon durante la presentazione di progetti mirati a tutelare la salute della donna in ogni fase della sua vita.
E tra le iniziative programmatiche figura come protagonista proprio Napoli, selezionata a diventare laboratorio di un progetto pilota che ha per obiettivo un intervento educativo sulla prevenzione delle gravidanze non pianificate.
Un lavoro a tutto campo che dovrebbe coinvolgere le giovani donne nei quartieri, perché siano adeguatamente formate e informate su sessualità e contraccezione.
“Bisogna investire sulla formazione per rendere le donne consapevoli dei loro diritti di salute, e quindi consapevoli di poter scegliere se, o quando, avere una gravidanza” , dice Rosetta Papa, la ginecologa che ha diretto Salute Donna per la Asl Napoli 1. Questo è il vero, ambizioso obiettivo del progetto. ” Ampi studi sull’argomento confermano la necessità della informazione in ambito riproduttivo. Lavoreremo insieme alle università e se prèsidi e famiglie ci autorizzeranno, entreremo anche in alcuni istituti superiori, saranno coinvolti i comitati delle Pari opportunità delle aziende e le associazioni femminili e femministe attive sul territorio”.
Tra gli obiettivi del progetto che ancora dev’essere articolato nel dettaglio, c’è, chiarisce Annarosa Buttarelli, direttrice della ” Scuola di alta formazione donne di governo” quello di ” aumentare la conoscenza delle donne ed evitare che giovanissime si trovino in condizioni di estrema difficoltà”.
La decisione di puntare sulla divulgazione non è di oggi: nasce infatti da uno studio sulla conoscenza di adolescenti e professionisti sulla sfera riproduttiva e sulle malattie sessualmente trasmissibili. Dalle conclusioni, sottolinea Papa, emerge un ” significativo debito informativo sia da parte delle istituzioni che della scuola. I ragazzi coinvolti in uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2018, hanno dichiarato di essere interessati a ricevere informazioni anche presso le scuole scolastico, ma da parti di esperti esterni”.
Tra l’altro, il progetto non è rivolto solo alle donne in età fertile ma alle coppie. È proprio di qualche giorno fa la notizia che l’Aifa, aggiunge Papa, ha avanzato l’ipotesi di ” una possibile gratuità dei contraccettivi ormonali per le donne al di sotto dei 24 anni. Così comeha fatto per prima la Puglia e, poi Emilia Romagna e Toscana ” . La partenza del progetto è prevista nei primi mesi del 2023.
I progetti messi in campo da Organon guardano anche ad un approccio consapevole alla menopausa, per favorire un approccio diagnostico integrato e multidisciplinare concordato tra ginecologi, endocrinologi e cardiologi per la gestione ottimale delle donne tra i 45 e i 60 anni attraverso la realizzazione di un documento di consenso tra la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, la Società Italiana di Endocrinologia e la Società italiana di Cardiologia. Del board fanno parte tra gli altri Nicola Colacurci, Annamaria Colao, Andrea Lenzi e Pasquale Perrone Filardi.
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