“Il cane ha agito per difendere la sua casa”: respinta eutanasia per pitbull che ha staccato il braccio a un ladro

“Il cane ha agito per difendere la sua casa e per questo motivo non sarà soppresso”.

È la sentenza delle autorità messicane sul caso del pitbull Max, per il quale è stata chiesta l’eutanasia dopo l’aggressione a un ladro intrufolatosi nell’abitazione del proprietario.

L’animale ha quasi staccato un braccio al criminale, i cui parenti hanno quindi chiesto l’abbattimento del cane. La domanda è stata respinta e Max potrà continuare a stare con la sua famiglia.

Il direttore dell’ente municipale che si occupa della sanità a Tuxtla Gutiérrez, in Chiapas, Alfredo Ruiz Coutiño, ha dichiarato che il cane non verrà soppresso:

“L’autorità municipale non contempla una tale procedura per questo tipo di situazione, dal momento che l’aggressione è avvenuta in una casa privata in cui la persona coinvolta è entrata senza autorizzazione. Non troviamo argomenti validi per disporre l’eutanasia dell’animale”.

Il pitbull Max ha aggredito il ladro dopo che l’uomo è entrato in casa del suo proprietario per tentare di rubare.

L’animale ha così impedito il furto, lasciando con un braccio quasi staccato il colpevole, trasportato d’urgenza in ospedale.

La famiglia del criminale ha quindi chiesto che il cane fosse abbattuto per aver cercato di uccidere il parente, ma, dopo aver verificato l’identità dell’uomo che aveva tentato la rapina, le autorità hanno respinto la richiesta.

Il proprietario di Max, inoltre, aveva sporto denuncia nei confronti del ladro e questo ha contribuito a salvare il cane, che ha potuto rimanere a casa con la sua famiglia e al quale non è stato fatto alcunché, se non un controllo sanitario per verificare che non avesse la rabbia.