Incalzato dalle domande di una giornalista che, insistendo sull’argomento, presentava anche dei casi specifici, Salvini ha infine sbottato: “Io sono contro l’utilizzo di ogni genere di droga. Se lei vuole farsi le canne può farsele io no. Punto. Basta. Adesso stiamo parlando del referendum sulla giustizia”.
Nello specifico, il referendum sulla cannabis chiede di renderne legale la coltivazione, andando così ad eliminare la pena del carcere, fatta eccezione per coloro che portano avanti l’attività per traffici illeciti. Il referendum, inoltre, propone di abolire la sospensione della patente di guida e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori attualmente in vigore per quelle condotte finalizzate all’uso personale di qualsiasi sostanza stupefacente o psicotropa.
Restando in tema di referendum, il leader della Lega ha quindi dichiarato che si tratta di un momento in cui viene esercitata la democrazia. “I referendum fanno scegliere il popolo sovrano”, ha affermato. “Sono 30 anni che il Parlamento non riesce a far approvare una riforma della giustizia degna di questo nome. La grande riforma possono farla i cittadini italiani”, ha concluso.
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