1.9.2021 – Castelfranco – Oderzo. L’attività di prevenzione e contrasto dei reati, specie in contesti giovanili condotta dal Comando Provinciale Carabinieri di Treviso ha consentito, nelle scorse ore, di individuare i responsabili di alcuni episodi delittuosi verificatisi nella Marca trevigiana.
Nella notte del 30 agosto scorso, in Castelfranco Veneto, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia hanno tratto in arresto in flagranza di reato per rapina impropria L.A., 18enne del posto, già gravato da pregiudizi. All’esito di ininterrotte ricerche, acquisiti concordanti riscontri, il giovane è stato infatti bloccato dal personale operante, in via della Cerva del centro della Castellana, dopo che aveva sottratto ad una coetanea la bicicletta.
Nella circostanza il reo, rincorso e raggiunto da un amico della vittima, non ha esitato, per assicurarsi la fuga, a percuotere quest’ultimo al volto, per poi fuggire a piedi tra le vie del centro, abbandonando sul posto il velocipede. Le immediate e coordinate ricerche hanno consentito ai militari dell’Arma intervenuti di localizzare e trarre in arresto il 18enne e porlo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nella serata del 31 agosto sempre i militari dell’Arma di Castelfranco hanno deferito in stato di libertà per i reati di ricettazione, detenzione di sostanza stupefacente e porto di oggetti atti ad offendere A.Z., 26enne del posto gravato da pregiudizi. L’indagato, sorpreso in atteggiamento sospetto nei pressi di alcuni esercizi commerciali della Piazza Giorgione, è stato controllato dai Carabinieri della Castellana e trovato in possesso di una carta di debito bancomat provento di furto commesso in precedenza ai danni di un 45enne di Bassano del Grappa, circa 9 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana ed un coltello con lama della lunghezza di cm. 10 dieci, il tutto posto sotto sequestro (foto).
Infine, al termine di accurate indagini, i Carabinieri della Tenenza di Oderzo hanno denunciato in stato di libertà per lesioni personali aggravate ed omissione di soccorso un 16enne di origini albanesi, un 17enne italiano ed un 30enne di origini albanesi, tutti dimoranti nell’opitergino.
I tre indagati sarebbero i responsabili di un’aggressione, al culmine di una lite per futili motivi (pare scaturita da qualche scambio di battute su alcune ragazze presenti), avvenuta verso le 19.30 del 24 aprile scorso all’interno dei giardini pubblici comunali Cà Diedo di Oderzo, ai danni di uno studente 19enne del posto. Il malcapitato, dopo essere stato accerchiato, è stato percosso con calci e pugni ed ha perso momentaneamente i sensi mentre i suoi aggressori si sono allontanati senza prestargli soccorso. Nella circostanza, il personale del 118 giunto sul posto con i militari dell’Arma aveva soccorso e accompagnato presso il locale nosocomio il malcapitato cui sono stati diagnosticati un trauma cranico commotivo, una momentanea amnesia ed altre contusioni al volto giudicate guaribili con alcuni giorni di prognosi.
Determinanti per le investigazioni le riprese acquisite dai militari dell’Arma dagli impianti di videosorveglianza comunali ubicati nel parco pubblico e le testimonianze di altri giovani (estranei ai fatti) presenti in loco al momento dell’aggressione.
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